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Le colline di Hemmeltur

Part IV sent by Jryan^ and uploaded on data 15/February/2003 21:46:16


Il sole apparve ad oriente illuminando della sua luce bianca la pianura. L’aria era limpida e profumata.

Il fuoco si era spento e del fumo grigio aleggiava per il salotto rustico di Jemmel che dormiva seduto sulla sua comoda poltrona con il capo reclinato di lato in una posizione innaturale, tanto che quando si svegliò aveva un gran torci collo. Il suo bel cane era uscito dalla porta e ne sentiva il lontano abbaiare, qualche istante dopo sentì una voce celestiale :<< Piccolo uomo, sei sveglio?>> Jemmel si voltò con una smorfia di dolore verso la finestra e vide l’enorme occhio celeste di Thias osservarlo. Jemmel allora rispose :<< si ! buon giorno dolce gigantessa!>>

<< Il sole è alto e le tue pecore fremono nell’ovile! Affrettati e andiamo a pascolare il tuo gregge!>> disse Thias alzandosi e guardando la casetta sotto di lei. Jemmel si affacciò alla finestra e subito fu investito dal buon odore dei piedi di Thias, osservò le belle dita lunghe un po’ sprofondate nella terra morbida e poi alzò lo sguardo per ammirare la Gigantessa innalzarsi in tutta la sua bellezza, sorrise , poi chiese preoccupato :<< Come hai passato la notte ?>> <> Jemmel abbassò di nuovo lo sguardo e Thias sollevò il piede per mostrare la bella pianta rosea al pastore :<< vedi! Niente più fango! Tornerò a lavarli al lago dopo aver pascolato con te le pecore!>> Jemmel esclamò : << Sono felice , ma sappi che sarebbe per me un grande onore poterti essere utile , anche per impieghi umili come lavare i tuoi grandi piedi !>>

Thias rispose chinandosi come se apprezzasse oltremodo la gentilezza di Jemmel :<< ti concederò , se tanto lo desideri , questo impiego, ma spero di poterti offrire, col tempo onori più grandi!>> Jemmel, curioso, continuò a chiedere: << Ma, trovasti un modo per ripararti dal temporale? Riuscisti, nella notte, a trovare un riparo o un luogo dove abitare?>>

Thias allora , con viso serio rispose:<< ho dormito riparata sotto la rupe e non ho sofferto il freddo, stanne pur certo, i gelidi venti delle pianure sono per me nient’altro che soffi tra i miei seni e impercettibile solletico tra le dita dei miei piedi. Ma nessun rifugio o luogo abitabile fu sul mio cammino. Le poche caverne che ho trovato erano troppo piccole , non riuscivo a infilarci neanche la mano.>>

<< beh ,allora dovremo ingegnarci , e forse le lunghe ore di lettura nei pascoli ci saranno utili. Proprio ieri notte, prima di addormentarmi, ho rammentato , pensandoti , un vecchio canto dei contadini e dei pastori di queste colline che vissero qui nei tempi antichi, prima che giungeste voi dalle montagne e causandone la fuga verso la città. Riguardo alle Gigantesse, da ciò che capisco v’era un clan ora inesistente che aveva edificato il suo villaggio , non ad oriente , sulle montagne, bensì a Nord, verso i deserti, oltre questi verdi pascoli. Non ho mai viaggiato verso nord e nessuno dei viaggiatori provenienti dai deserti o dal mare hanno mai portato notizie riguardo ad un villaggio abbandonato, ma forse, insieme riusciremo a trovarlo e trovare , magari una casa integra, o prenderne i pezzi e portarli qui sulle colline per edificare la tua nuova casa.>> Thias era ancora in piedi sopra la casetta di Jemmel e si passò una mano tra i capelli biondi per poi esclamare:<< sarebbe un grande regalo del fato trovare una casa integra. Viaggerò nel nord e se le tue conoscenze non sono altro che favole, allora tornerò a riferirti. Ma ora presto, esci dalla tua casa e andiamo a pascolare insieme le pecore!>> Jemmel , con tono seccato gridò :<< non viaggerai da sola nel nord, verrò con te! >> Thias scosse il capo :<< Piccolo ed indifeso, ma testardo!>> disse ironica:<< forse è questa la grandezza di voi esseri umani , o forse il vostro peggior limite! Fatto sta che non posso tenerti con me , lontano dalle tue pecore e dalla tua dimora per lungo tempo e sarò felice nel saperti vivere la tua solita vita, non voglio sconvolgerla non appena arrivata!>> Jemmel fece per reagire protendendosi fuori dalla finestra ma Thias lo interruppe dicendo:<< in ogni caso ne parleremo domani! Non voglio mettermi di nuovo in viaggio, ti prego, piccolo pastore, concedimi una giornata di svago con te ed i tuoi animali!>> Poco dopo Jemmel condusse le pecore fuori dalle ovile e si avviò su per le colline preceduto dal bel Binter abbaiante.

Il sole era tiepido e il clima piacevole. I boati dei passi di Thias echeggiavano alle sue spalle e di tanto in tanto Jemmel si voltava per vederla seguirlo in tutta la sua maestà. Doveva tenersi ad una certa distanza per non spaventare le pecore e cercava di non calpestare e deformare i soffici pascoli, scegliendo percorsi brulli e rocciosi. Era una strana sensazione sentirsi seguiti da un essere così enorme , bello e pericoloso. Jemmel era felice e cantava sereno allietando le orecchie della Gigantessa. Camminarono fino ad un lontano pascolo circondato da fitti cespugli puntellati da bacche rosse e vi si fermarono quando il sole era già alto. Le pecore, tranquille anche se lievemente allarmate dalla presenza della Gigantessa presero a mangiare mente Binter girava intorno nervoso, annusando ovunque. C’era un grande salice su una dolce altura che dominava tutto il pascolo e li Jemmel si recò, come era solito fare da anni. Thias lo seguì e si sedette con lui sull’altura , stando attenta a non urtare o spezzare il bel salice a cui Jemmel sembrava affezionato. La bella Gigantessa prese Jemmel nella sua mano e lo depose sul ginocchio destro, dove il pastore si accomodò sorridente: << questo e Altarosso, il miglior pascolo delle colline di Hemmeltur, vi porto le pecore prima dell’inverno perché questa erba e nutriente e gustosa.>> << è un posto bellissimo!>> soggiunse Thias guardando il piccolo Jemmel sulle sue ginocchia. << Ora , ti prego , intona un nuovo canto, sono rapita dalle tue melodie!>> disse. Jemmel allora pensò un attimo e poi esclamò :<< intonerò l’antica canzone di cui prima ti ho parlato, forse ci sarà utile ascoltarla per avere indizi sul villaggio abbandonato!>> Thias allora restò in silenzio aspettando che Jemmel cominciasse a cantare : <> Jemmel fu interrotto da Thias, e i suoi occhi tristi lo fecero sentire colpevole di chissà quale grave mancanza :<< scusami, ma è dura per me ascoltare come la mia gente sia stata causa di terrore e paura in grado di dar vita a queste tristi canzoni! Se hai un idea di dove trovare il villaggio, ti prego, accompagnami come desideri e guidami perché non voglio più udire tali parole!>> Jemmel si strinse nelle spalle dispiaciuto e restò silenzioso per parecchio tempo. Scese dalla gamba di Thias, scivolando fino al dorso del suo piede e si andò a sedere su di un masso a rimuginare tra se e se.

Continua...



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