[ back to the story section ] [ back to the home page ]

Era il mio primo anno di università, infatti mi ero appena diplomato. La mia ragazza Elena era ancora al liceo, ma si stava per diplomare essendo all’ultimo anno di liceo. Con lei ci sto da quattro anni, e sono stati i quattro anni più felici della mia vita.
Avevo appena finito le lezioni all’università ed Elena sarebbe uscita tra un ora, quindi decisi di andare a casa sua ad aspettarla, tanto non avevo niente di meglio da fare. Arrivato a casa di Elena Cristina, sua sorella, mi fece entrare accogliendomi con un piacevole sorriso a cui contraccambiai, gli spiegai il motivo per cui ero qui e andai in camera di Elena ad aspettare.

Frugai qualche momento nella sua collezione di cd, e misi un disco per rilassarmi un po’.

Stavo camminando vicino al letto quando inciampai su qualcosa, abbassai lo sguardo e vidi un paio di vecchie scarpe bianche della Nikes. Erano abbastanza sporche, con piccoli tagli e una suola sformata. Mi domandavo come mai Elena non le avesse mai indossate in giro, non le avevo mai viste prima…ma non me ne ero mai neanche interessato.

Stavo per ributtarle per terra quando sentii una frase latina ripetersi più forte, comincia a sentirmi poco bene, e subito dopo mi sentii precipitare per terra.

Sentivo tutto il mio corpo distorto ed una leggera puzza….quando aprii i miei occhi non potei credere a quello che vedevo nello specchio. Pensai ci fosse una specie di errore…infatti l’unica cosa che potevo vedere erano le orrende scarpe di Elena. Chiusi i miei occhi e gli riaprii ma la visione era sempre la stessa! La mia bocca sembrava essere la parte superiore della scarpa, mentre la mia lingua la suola. Il mio naso sembrava essere l’interno della scarpa nella sezione riservata alle dita, ed i miei occhi sembravano essere il calcagno della scarpa ed il resto della scarpa il mio corpo!
Un forte colpo risuonò per la stanza,cercai di guardarmi in giro ma potevo guardare solo in avanti.
Urlai più forte che potevo, sentii la porta che si apriva.. pregai che in qualche modo che fosse la mia ragazza Elena e che una volta entrata potesse capire cosa mi fosse successo e conoscesse come riportarmi normale, ma sapevo che era una vana speranza…lei probabilmente non avrebbe mai potuto capire che io ero qui.
Due dita sporsero nella mia visuale, e tutto cominciò a dondolare. Qualcuno mi stava sollevando, vidi prima il suo mento, poi le sue labbra e capii che era Cristina e no Elena.

“Cristina, sono io Cristina sono io MARCO!! CRYSTAL PER FAVORE!!!

L’unica risposta furono le sue gigantesche dita che incominciarono a tastarmi e a giocherellare con me, ogni tanto potevo scorgere le sue unghie tinte di bianco.
Improvvisamente mi ricordai dei problemi che Cristina aveva con i suoi piedi, appena incominciavano a sudare puzzavano in una maniera incredibile, camminava spesso scalza e la sua pianta era sempre sporca, ed il resto del piede era sempre sudicio. Mi butto per terra, in quel momento potei vedere il sudore che gli ricopriva la pianta del piede che lei teneva sospeso sopra di me. Pregai che non volesse mettere il suo sudicio piede dentro di me ma un secondo dopo il suo piede era dentro di me!

“Ciao Marco!, disse Crestina, mi hai sempre preso in giro per i miei piedi, dicendo che puzzavano e tu sai molto bene che puzzano perché ho un problema di sudorazione, ma di questo non te ne importava niente, tu mi prendevi in giro lo stesso!”

“Ti prego, sono molto dispiaciuto Crestina, non lo farò più, prima volevo solo giocare.”

“Non ti preoccupare Marco,disse sorridendo: ora lecca e basta!”

“ Leccare? Di cosa diavolo stai parlando?”

“Bene mia scarpa vivente, hai sentito? Lecca!

Crystal sbatte il suo piede sinistro sul duro pavimento. Il suo piede affondò in me, il mio intero corpo si piegò e si deformò attorno al suo piede. Gridai di dolore, e lei mosse nuovamente il suo piede. Mi sentivo in bocca un gusto amaro che veniva sprigionato da tutto l’interno della scarpa e dal suo piede, il mio naso sentiva la puzza da per tutto, potevo vedere tutto dal l’interno della sua scarpa, la mia lingua si rovesciò sulle dita di Crestina, provai a ritrarla ma invece di rientrare nella mia bocca cominciò a leccare il piede e le dita di Crestina!
IL mio corpo si adattò al piede di Crestina e cominciò a leccarlo come fosse un lecca lecca !

“Sei proprio una brava scarpa vivente sai? HAHAAH questo non e’ fantastico Marco?, sei schiavo del mio piede!”

Volevo piangere ma non potevo scappare dal piede di Crestina,

Sentii me stesso alzarsi dal pavimento, era come se stessi volando, ma subito dopo fui sbattuto per terra. La mia lingua scivolò tra le sue dita, leccandone tutto lo sporco che si forma con il sudore e lo sporco. Il suo piede incominciò a sudare, svariate gocce caddero sul mio corpo.
In un attimo il profumo di Crestina mi avevo completamente invaso.
La mia lingua gia’ cominciava a farmi, ogni volta che faceva un passo la mia lingua leccava involontariamente le sue dita ed il suo sudicio piede.

“Goditi il tuo nuovo posto in natura Marco!” disse sghignazzando Crestina”

Continuai a leccare il suo piede cercando di fermarmi. Il dolore provocato dal continuo leccare cominciò a crescere. Ogni suo passo mi causava dolore e l’unica azione che potevo compiere era quella di arrecarli piacere e comfort.
All’improvviso vidi il suo piede allontanarsi da me, sbattei contro il muro e caddi per terra, aprendo gl’occhi vidi le sua dita che ogni tanto mi toccavano e mi davano piccolo calcetti, poco dopo mi prese in mano e mi mise in una scarpiera….
L’unica cosa che sentivo era lei che rideva, nella scarpiera c’era un incredibile puzza…vidi anche alcune scarpe di Elena…. Ero li fermo , l’unica cosa che potevo fare era aspettare il turno della mia ragazza…

Continua….

[ back to the story section ] [ back to the home page ]