Crescita Esponenziale
Part IV sent by jabbawack and uploaded on data 30/January/2005 17:18:02
Gli abitanti del villaggio videro quel piede, che per così tante ore era rimasto fermo, iniziare a calare. il panico si propagò per le strade anche se tutti sapevano che non potevano sfuggire alla dea. il uo splendido piede, lungo svariati km, scendeva lentamente devastando qualsiasi cosa esso sfiorasse. fino a toccare tessa annientando ogni forma di vita sotto di esso e nel raggio di alcune centinaia di metri intorno ad esso. quelli che non morirono a causa dell'impatto del piede vennero travolti dal crollo degli edifici ok precipitarono nelle enormi crepe che si aprivano come canyon sulla terra. solo sei persone sopravvissero miracolosamente per poter osservare la magnificenza di quel piede le cui dita superavano in altezza qualsiasi struttura umana mai concepita. Dopo aver sperimentato di quanta distruzione fosse capace col più naturale dei gesti Aurora decise che era il momento di cercare un altra succosa vittima. si alzò in piedi causando nuove poderose scosse di terremoto mentre dal suo dedere precipitavano i resti della città su cui era seduta. si incamminò pigramente devastando ogni cosa le capitasse sotto i piedi senza nemmeno curarsene molto in realtà. scutava l'orizonte in cerca di una grande metropoli da radere al suolo mentre nel frattempo non si rendeva conto dell'effetto che faceva ai miserabili umani del pianeta...
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Era impossibile ... era un male fisico solo osservare tanta bellezza e potenza racchiusi in quella giovane ragazza che occupava il cielo col suo corpo nudo e prestante. cris poteva osservare centinaia di persone che erano rimaste sopraffatte dalla sua bellezza tant che si masturbavano incuranti fissando il cielo e il punto d'incontro di quelle gambe chilometriche -dio come erano belle- con fare smarrito. la terra sobbalzava ritmicamente in maniera sempre più forte. si rese conto che la dea veniva verso la loro città poteva vedere che alcuni plazzi iniziavano a crollare semplicemente per le vibrazioni causate da Aurora. si rese conto che ormai la dea era su di loro e non c'era più posto in cui fuggire.
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Una volta che Aurora ebbe individuato il prossimo bersagli iniziò ad avvicinarsi con passi più leggeri e delicati, in punta di piedi, come se fosse tornata a casa dopo il coprifuoco. questo non era minimamente dovuto al fatto che avesse riserve verso i microscopici schiavi di quella città ma semplicemente perchè non voleva danneggiare la città prima di iniziarci a giocare. si accovacciò sui sobborghi cittadini e si abbassò il più possibile per osservare affascinata come apparivano ora i grattacieli, insigificanti e miseri di fronte a la sua magnificenza, i suoi capezzoli eretti dalla continua eccitazione erano più lunghi! Si lecco le labbra con anticipazione mentre immagginava tutto ciò che avrebbe fatto a quegli schiavi indifesi... e poi sarebbe diventata ancora più grande!
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Aurora osservò con calma le città passandosi un mano sulla figa allargandone le labbra "è qui che finirete tutti miserabili microbi" disse ridendo immagginando le persone in città che osservavano una figa grande come una montagna e totalmente inzuppata. con la mano libera raccolse un grattacielo tra i più alti ( a stento raggiungeva i suoi capezzoli turgidi) miracolosamente non lo distrusse subito e stette pochi attimi a fissarlo affascinata pensando a quante persone quella microscopica struttura conteneva. non era un suo problema comunque e come se non fosse mai esistito stritolò l'edificio con non curanza. Si sporse in avanti appoggiandosi sulle mani e sulle ginocchia (devastando interi quartieri. iniziò a muoversi ritmicamente facendo oscillare i suoi seni sopra la città, scendendo con anticipazione, lentamente fino a toccare il suolo.
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Cris così come il resto della popolazione cittadina era in preda al terrore più assoluto. dopo le parole della dea i vetri della maggior parte degli edifici si erano disintegrati e molti erano rimasti sordi all'istante. quei pochi che avevano capito cosa la ragazza avesse detto erano preda della disperazione e cercavano di fuggire il più lontano possibile. ma era troppo grande non c'era posto in cui rifugiarsi e sicuramente lei avrebhbe fatto più infretta a radere al sulo la città che loro a scappare. così una buona metà della popolazione era ormai rassegnata al proprio destino e osservava passiva ciò c he accadeva.
Atri invece, contro ogni logica, si accalcavano nei pressi de4lla dea e lì si dedicavano all'adorazione. molti si masturbavano altri cercavano di buttarsi nella sua figa a 150metri da loro. quando aurora si mise a quattro zampe tutti sapevano quello che sarebbe successo e smisero di fare qualsiasi cosa. lentamete i sui seni scesero e la loro massa opprimeva mentre capezzoli di 200metri urtavano i palazzi demolendoli in una spirale di devastazione. presto l'intera metà ovest della città fu ricoperta da milioni di tonnellate di calda e profumata carne che annientò tutto ciò che si trovava sotto di essa.
i gruppi di adoratori videro la devastazione in tutta la sua magnificenza. ora che la dea era stesa loro si trovavano nei pressi del suo inguine umido e tutta la zona era ricolma del suo odore.
la dea sollevò il suo poderoso posteriore e con la mano destra raccolse le migliaia di persone radunate vicino al suo inguine (uccidendone un a buona metà solo col gesto) e se le butto sulla figa iniziando a masturbarsi mentre morm orava "...di più.. più grande! ancora più grande!!!" mentree raccoglieva edifici persone e tutto ciò che le capitava a tiro per farle partecipare alla sua masturbazione. i suoi fluidi inzupparono l'intera città e i pochi sopravvissuti affogarono nel vischioso fluido di donna. aerei militari e televisisvi giravano in tondo trasmettendo al resto del mondo il piacere della nuuova dea. 14 bombardieri militari si avvicinarono in formazione sganciando il loro carico di morte... bombe atomiche. Aurora se ne rese conto appena mentre i suoi muscoli si contraevano in un altro travolgente orgasmo. gridò di piacere mentre decine di bombe atomiche esplodevano su di lei avvolgendola in un bagliore simile al sole stesso.
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