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Un sogno gigantesco

Part I sent by Areoplane and uploaded on data 05/March/2005 14:35:48


Questa è una storia vera :

Ore 20:00. Me né sto a casa mentre di fuori piove a dirotto. La pioggia picchietta con insistenza sul tetto : tip tap tip tap….
Ma io non ci bado. Sono al computer. Mi dico spesso che sarebbe ora di smetterla di stare ore , la bolletta , cerco di ricordarmi. Ma niente da fare : devo stare per forza incollato al mio magnifico schermo a cristalli liquidi. Addirittura mi mangio un panino al prosciutto mentre vedo scorrere sullo schermo immagini su immagini. Ore 22.00. Mi sembra strano che io sia ancora qui. Il fazzoletto con dentro il panino è buttato lì come capita e il bicchiere di jin è vuoto. Non mi sono alzato neanche per andare al gabinetto. Ormai ho visto tutto ciò che c’era da vedere :  e-mail , forum in sospeso ,  cercare porcate su google… allora decido di aprire i preferiti per trovare qualcosa di svago. Il puntatore scorre mentre la pioggia comica a placarsi e arriva fino al link : Giganta . org , il portale ecc…decidendo che è la migliore advance al momento , clicco subito. Subito  si apre la homepage con scritto in alto “Areoplane” . E’ il mio nick , sobrio e sviativo , aereo. Vado su tutte le sezioni : roba già vista , trita e ritrita , già apprezzata e scaricata. Le mie speranze si muovono col puntatore nella sezione link . Con mia sorpresa trovo nuovi siti e ci vado. Le solite cose : gigantesse bellissime , quasi dee , che si burlano di omicciatoli quasi ironici , schiacciandoli e a volte inghiottendoli. Il mio “ godometro “ , ovvero il mio pene , mi segnala scarso : anche se alcune pagine le metto nei preferiti ( dandogli nomi coloriti come “ gigantesse tettone “ o “dee asiatiche”) , sono temi già visti , che il mio pene si ricorda meglio di me. Vedo di sfuggita l’orologio : segna le 24:00 , decisamente tardi. Accorgendomi di avere un gran sonno , anche se domani è domenica , spengo il computer tirando la spina per arrivare più facilmente alle mie coperte , candide e calorose. E’ questione di minuti : percorro le scale , lavo i denti , mi metto il pigiama addosso , mi tuffo nel letto , bacio la foto di Alice , la mia tipa , e chiudo gli occhi aspettando di giacere tra le braccia di Morfeo. Mentre la mente mi concede gli ultimi minuti penso a giganta e alle gigantesse. Sono maggiorenne , ho studiato e sono lucido. Ma mi chiedo , perché non esistono donne giganti ? Ogni volta che guardo quei collage così palesemente truccati provo un rimorso indescrivibile , perché le dee delle immagini io non potrò mai vederle. Perché ad un uomo bisognoso di sesso viene negata la possibilità di morire schiacciato dal piedone di una gigantessa come la Arcuri o essere distrutto nella figa di una donna gigante mentre lei è intenta a godere pazzamente ? Non è rancore , e che non mi sembra giusto. Sarebbe bello , mi dicevo , vedere Alice gigante. Me la immagina : bionda , vestita di polo nera e jeans , che mi guarda dal basso , ma io non posso fare altrettanto perché le sue tette giganti mi coprono la visuale. E poi lei mi prende dolcemente in mano e mi porta davanti alla sua faccia , che sorride , e poi mi infila sotto la maglietta , incastrandomi tra le sue tette divine , mentre il mio pene si rizza e s’allunga e lei gode come una vacca in calore. Ma queste erano solo fantasie , irrealizzabili e quella che stavo facendo io era una masturbazione in piena regola. Mentre il sonno mi vinceva mormorai queste parole : Gigantesse , gigantesse , gigantesse ,gigan…

Mi svegliai. Attorno a me c’era una specie di tubo. Il tubo si prolungava sempre dritto e a certe distanze c’erano delle stazioni : il tubo si allargava e lasciava il posto a una specie di piazzetta che conteneva un negozio. Sulle pareti rosse del tubo c’erano immagini stereotipate e macabre di personaggi famosi : Pippo Baudo , Berlusconi ; Buongiorno. Lungo il tubo poi , c’erano delle porte. Per tutto lo spazio c’erano delle persone che camminavano , in prevalenza donne. Come avevo già capito , mi trovavo in un sogno , e certo non era il più singolare. Temendo di stare fermo tutto il tempo e di sciupare un sogno così , che a prima vista sembrava interessante , decisi di trovare un mezzo di locomozione. Dal nulla apparve una macchina giocattolo . una peg-perego. Mi accorsi allora che quello era il mio sogno , ero un po’ il regista del film . ogni cosa volevo che in quel sogno succedesse , succedeva. Montai sulla macchina. Ci stavo stretto. Trovai la chiave sul finto cruscotto e la girai. Senza avere il tempo neanche di mettermi comodo , il camioncino partì in modo impressionante , ad una velocità impressionante per una macchina elettrica , una cosa surreale. Non la controllavo : andava velocemente per il tubo : tutto era sfocato dalla velocità e tutto ciò che potevo urtare , spariva poco prima del contatto. Comunque speravo vivamente che sarei andato a schiantare. No , la macchina si fermò docilmente , piano piano. Scesi e notai di essere finito in una di quelle piazzette lungo il tubo. Non sapevo quanti chilometri avevo percorso. Lo spazio era occupato da una biblioteca , panchine e tante porte. Mi guardai attorno e vidi su una panchina appena vicino al negozio una figurina assai gradevole.

Una donna abbastanza alta leggeva un libro. Aveva occhi grandi e labbra poco carnose e capelli raccolti dietro con una coda. L’unica cosa che non mi piaceva di lei era il look , da signora molto adulta. Le poppe erano leggermente grandi. Il mio pene si drizzò , attento. Valutai che nessuno poteva farmi niente nel MIO sogno , e quindi cercai di invogliare la ragazza a metterci in un angolo più appartato per  amoreggiare. Mi avvicinai con disinvoltura e chiesi alla ragazza – Che leggi? -. La ragazza sorrise e mi mostrò il libro. Fui sorpreso di vedere pagine e pagine bianche , ma ora mi interessava solo la ragazza. – Bello , eh ? - , disse , - E’ il porcello -. Non mi curai di questa stranezza. Visto che alla ragazza piacevano i libri , decisi di accalappiarla con i suoi stessi mezzi. – Anche a me piacciono i libri. Sono alla ricerca di un libro chiamato Erba . ma non rieco a trovarlo -. La ragazza si accese . – Io lo possiedo. Se vuoi puoi venire a casa mia a vedere questo e altri libri .. -. Era un occasione ghiottissima : - Certo , grazie… -. La ragazza mise il libro in borsa e mi mostrò la strada per la porta che conduceva a casa sua. Entrando notai che tutta la casa era arredata con mobili futuristici stile Ikea. Appoggiò la borsa su uno sgabello e disse : - Vado a prendere il libro e a prepararti una cioccolata calda. Guardati in giro se vuoi.. – e se ne andò per un lungo corridoio. Intanto io guardavo attorno e la mia vista si posò su delle foto. Incorniciate si vedevano le faccie della ragazza e di un omo basso , calvo e con una espressione accigliata sulla ragazza malinconica. Era sposata. Ma che mi importava . io ero Dio e potevo convincerla che il matrimonio non andava e andare con lei a letto , tutto stava nell’usare la tattica giusta. Decisi di fingermi consulente di immagine per fargli cambiare look  e poi l’avrei convinta a amoreggiare. Perfetto. La ragazza tornò subito e mi porse il libro con un sorriso , che misi sullo sgabello , e una cioccolata . Ci sedemmo ad una tavolo e cominciammo a trangugiare la cioccolata fumante. Notai che spesso mi guardava con imbarazzo. Quando anche lei finì la cioccolata , cominciò a parlarmi : - Ma tu che lavoro fai ? -. Io , pronto : - Il consulente di immagine : cambio il look alle persone per renderle presentabili -. Anche se non mi riferivo a lei , la ragazza si guardò i vestiti e mi chiese : - Secondo te c’è qualcosa da cambiare in me ? - . io feci finta di pensarci un po’ su , tutto andava come volevo. – Alzati -. Subito si alzò. Io la scrutai per bene. Pensai che il modo più semplici di aggraziarla era di mettere i vestiti che apprezzavo più in una donna : polo e jeans . Gli dissi – sei già un fiore , ma dovresti indossare dei jeans e una polo nera per essere perfetta - , e mi girai , sapendo che il sogno avrebbe accontentato la mia richiesta. Infatti appena mi voltai , vidi che aveva cambiato look secondo i miei desideri: Ora mi sembrava proprio un’ Afrodite e vidi che la polo esaltava le tette. Volevo toccarle e aspettai l’occasione propizia. La ragazza si guardava e sorrideva largamente. Poi mi guardò e disse : - Grazie , ora si che sono bella! -. Finalmente trovai la scusa per le tette : - Aspetta , vediamo se il cotone della polo è giusto… -. Detto questo mi avvicinai a lei , che aveva assunto un’espressione di sorpresa. Alzai la mano e strizzai violentemente il seno destro. Il mio pisello si allungò improvvisamente , e la ragazza si ritrasse con un gemito. Dissi per giustificare : - scusa , ho strizzato troppo forte e… - , ma mi fermai. La ragazza tastava il muro per sicurezza e con le mani si copriva il seno , dolorante. L’avevo stretta troppo forte , la mia strategia dolce era fallita. In lacrime disse : - Vai via! Via via via!!! -. Io cercai di calmarla : - Ma dai , o solo tastato troppo forte e.. -. Ma lei agitava i pugni ed era sul punto di scappare. Io allora esplosi : - Tanto lo so che tu vuoi far sesso con me e abbandonare tuo marito ! -. La ragazza si calmò e divenne rossa dalla vergogna . Subito cominciò a piangere. Mi faceva troppa pena. L’abbracciai e la consolai dicendogli che io potevo dargli una vita più felice e molte soddisfazioni. Lei fece un debolissimo sorriso e disse fra i singhiozzi : - anch’io t’amo…. Ma se arriva….Claudio….ti tratta come carne….ti amazza….-. Era vero . Mentre l’accarezzavo pensai ad un modo per spuntarla. Se arrivava quel Claudio sarei stato ucciso e il sogno si sarebbe sciupato. Come avrei voluto diventare piccolo piccolo…Ma…ma io potevo farlo! Dio mio ! Avrei chiedere alla ragazza di rimpicciolirmi e di essere protetto dalla sua mole , il marito non mi avrebbe trovato. Grande! Per la prima volta stavo per avere un contatto con una donna gigante!!! Tutti i miei desideri erotici si incanalavano nel entrare nella figa di quella ragazza gigante. Il mio pene tremava all’idea. Mi feci coraggio e gli dissi ilo mio desiderio : - Presto rimpiccioliscimi , così mi nasconderò nei tuoi vestiti! -. Sapevo che il sogno avrebbe accontentato il mio volere . La ragazza prima mi guardò strano , poi come se fosse stata una cosa normalissima , puntò il dito verso di me e fece uscire un raggio colorato che mi investì completamente. Sapevo che mi stavo rimpicciolendo , perché i miei vestiti casual si stavano facendo sempre più grandi e pesanti. Intanto vedevo la figura timida della ragazza che si espandeva sempre di più. In meno di un minuto le tette mi coprivano tutta la visuale del suo viso. Intanto i miei vestiti mi avevano ricoperto e attorno a me c’era solo buio. Mi accorsi allora che una gigantesca mano gentile toglieva tutti gli indumenti dal mio corpo ignudo. Vidi che depositava i vestiti sullo sgabello , assieme al libro. Adesso che la vedevo così alta e possente mi pareva più bella , le tette imponenti , la figa poi…La gigantessa si guardò attorno e mi vide. Subito si chinò sopra di me per appurare se ero davvero io. Si chino sulle sue perfette e colossali gambe e tutto il mio campo visivo fu occupato dalla sua enorme faccia , che aveva un espressione sorpresissima.

Subito mi inondo d’aria dicendo : - Oh , ma cosa ho fatto! Stai bene ? -. La domanda era retorica . stavo benissimo con una bella gigantessa tutta per me. Si rialzò e disse : - Claudio sarà qui a momenti ti devo trovare un buon nascondiglio ! -. Cominciò a guardarsi intorno per trovare un posticino accogliente per me. Io la vedevo dal basso. Ero alto si e no un centimetro e lei , per me , un chilometro. Avevo anche un po’ paura di essere schiacciato , ma sapevo che sarebbe stata gentile con me. Intanto il suo sguardo mi fermò su un punto in basso. Prima di capire , le mi prese dolcemente in mano , avendo cura di non stringere. Mi guardava con un espressione dolce dolce. Non feci in tempo a ringraziarla che mi ficco sotto la maglietta , incastrandomi fra le sue tette che sembravano montagne. Il mio pene si allungo di molto.





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