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IL Gladiatore

Part II sent by Packy and uploaded on data 13/February/2003 02:02:13


Ero a mezza aria,imprigionato nelle possenti sgrinfie di Elise, la qualesorridendo sadicamente allungò un dito sotto il mio vestitinoproprio in mezzo alle gambe, fino a toccarmelo e poi esclamò-Wow però per essere piccino sei dotato! Perché mi guardi cosìstronzetto? Vorresti farmela pagare? Eh eh eh eh, ma non puoi, inquanto rimpicciolito a 7 cm non vedo come potresti! Non è vero?-io quasi stritolato dalle sue dita le chiesi- Ma come hai fatto aridurmi così?- Elise ribadì- Si è vero, forse una spiegazionete la devo, non hai mai sentito parlare di magia nera? Vedi nonè necessario conoscerla a fondo, basta conoscere le basiessenziali, la nostra comunità si è specializzata in questadisciplina, e trovo la cosa affascinante, infatti mi fa impazzireavere una prigione tascabile in cantina, dove a piacimento adipendenza dello stato d'animo mi posso divertire fottendovi oammazzandovi ...hai visto cosa succede a chi non segueesattamente gli ordini o cerca di fare il furbo?- io cercando dinon essere stritolato realizzai che la faccenda stava prendendouna brutta piega, continuai e le chiesi- Io ho visto una decinadi prigionieri calcolando i due disgraziati finiti sotto le tuesuola, se continui di questo ritmo...- Elise mi fermò subitodicendomi- Non preoccuparti, tempo alcuni giorni Paola, la miasegretaria governante catturerà qualche stronzetto, senecessario eh eh eh-, io continuai e chiesi- Ma non avete nessunacompassione o morale voi in questa casa? Ho notato che anche lecameriere sono delle complici di questi giochi al massacro!-Elise sembrava si stesse divertendo in questo colloquio e micorresse subito dicendomi

- Allora devo dirti che idisgraziati come li chiami tu, non sono altro che dei malfattori,criminali per questo intendo assassini, spacciatori, e criminalidi ogni genere, con loro non ho pietà, li torturo lentamentefino alla morte!- io non ci capivo più niente, in quanto non miritenevo uno stinco di santo, ma non mi catalogavo in quellecategorie comportamentali, e ribadii- Allora cosa centro io?Perché mi hai fatto questo? Cosa ti ho fatto?- Elise con unacalma quasi celestiale disse- Sai, tu sei capitato per caso, èvero tu no hai fatto niente per quel che ne so, ma sai come è,non si deve mai sprecare nessuna preda e inoltre tu mi piaci, eposso dirti che se fai il lecca piedi e magari anche il lecca ziacome desidero io posso anche farti vivere con me, non vorrai micapassare il resto della tua esistenza giù in cantina, assieme aquella feccia in balia delle cameriere e di Paola, sai lei èatroce!- io rassegnandomi dissi- Sei una maledetta puttana, tuodi il sesso maschile in modo tale che....a si penso che tu siapure lesbica!- Elise m'avvicinò alla sua bocca iniziò aleccarmi cospargendomi di saliva appiccicosa e tra una leccata el'altra mi disse- Io non odio nessuno specificatamente e non sonolesbica, Paola si che è lesbica infatti tu non sai, ma alcunevolte ci fottiamo pure delle femminuccie e forse un giorno te necatturo qualcuna, così potrò farvi scopare e li forse midivertirò a torturarvi, eh eh eh-. Le laccate erano poderose iocercavo di oppormi, ma le mie braccina non erano in grado di fareassolutamente niente, nel frattempo lei seduta sulla sedia chestava vicino al tavolino stava lentamente allargando le cosce,non tardai a capire cosa stesse architettando infatti venniriposto sulla sedia proprio in mezzo alle sue enormi gambe e midisse-

Adesso caro Giorgino,avvicinati agli slip, su dai non pensare nemmeno di rifiutarti,muoviti ecco bene bravo, ora tira lentamente l'orlo dellemutandine ,,, forza eheheheh..- mi trovai davanti ad un enormeslip, cioè davanti ad una gigantesca prugna bagnata di unagigantesca signorina la quale con la sua manina mi costringeva afare tutto quello che m'ordinava, io alzai lentamente la testa ec'incrociammo con sguardo e in quel istante lei continuò- ...orascosta l'elastico e entra, perché voglio sentire il tuocorpicino.- io costretto tirai, l'elastico era molto teso, maadagio, adagio s'allentò perché la gigantessa allungò un ditoper aiutarmi a tenerlo, mi trovai davanti alla delicata peluriaed alla sua figa alta almeno due metri, non ebbi nemmeno il tempodi pensare, perché venni spinto dentro, dopo di che Eliserilasciò gli slip ridendo! Da quella posizione potevo udiretutto quello che attorno succedeva, infatti Elise mi disse- Eccocosì ti sento bene, è bagnata abbastanza Giorgino eh eh eh eh,e ora andiamo a fare una bella passeggiata, così per ambientartiun pochino, mhmm- ogni suo minimo movimento, in particolare pensoal semplice camminare, per me si traduceva in una continua lottaper non venire stritolato, Elise dopo la passeggiata si dedicòad altre faccende, incurante della mia situazione, in seratafinalmente si decise a togliermi, allungò una mano e mi presecon molta disinvoltura dicendomi- Certo che sei tuttoappiccicaticcio che schifo, aspetto che chiamo una cameriera chepossa lavarti un pochino per cena, immagino che avrai fame? ...io annuii, e un attimo dopo mi trovai nelle mani di una camerierala quale mi prese in consegna, mi portò in bagno per rendermipresentabile per cena, io non capivo una cosa, come mai io nonero stato riposto in una di quelle vasche di vetro giù incantina, assieme agli altri prigionieri, notai però che lasignorina si stava divertendo, mi aveva spogliato e mi aveva giàlavato ed ora mi stava fissando con un sorriso poco rassicurante,non ci misi molto a capire, dopo la prima leccata che mi presi lacosa mi fu chiara, in questa casa, ogni occasione era buona persubire, dopo una mezz'oretta buona la cameriera terminò latortura e m'accompagnò in sala da pranzo, e mi lasciò sultavolo apparecchiato per due persone, la prima ad arrivare fuPaola, la quale sedendosi prese una forchetta d'argento e me lainfilò in mezzo alle gambe e mm sollevò fino alla sua bocca emi disse-

Ma guarda che bella briciolaho trovato sul tavolo, fai attenzione stronzetto non darmi alcunmotivo per cui io non debba infilzarti, penso avrai capito che danoi in questa casa la pietà è stata bandita eh eh eh!- io eroaggrappato alla ben e meglio, Paola continuò- A proposito, honotato che Elise ha un debole per te, non approfittarne, lei èmia, quindi non t'illudere di aver protezione ad oltranza, primao dopo m'occuperò di te e stanne certo che avrai tutte le mieattenzioni, non ho ancora deciso se tagliarti a pezzettini oppurespappolarti sotto un mio piedino, non so, vedremo ahahahah-, insapevo bene che se avessi reagito Paola m'avrebbe ammazzato, manon riuscii dal trattenermi d'insultarla- Sei veramente unafiglia di puttana, lesbica che non sei altro...- Paola si bloccòdi scatto e mi lasciò cadere sulla tovaglia e poi s'abbassòverso di me e mi disse- Cos'hai detto insetto? Adesso haiveramente chiuso, ora saprai cosa significa essere infilzato conuna forchetta..- d'istinto scattai da un lato, infatti non loavessi fatto ora non ci sarei più in quanto ora ci stava appuntola forchetta d'argento, Paola sorrise e iniziò a puntarmi con laposata, io grazie ad un buon fisico riuscii ad svicolare tra ibicchieri, il cestino del pane, la saliera e le varie coseimbandite, Paola quasi seccata disse- Giorgio non potraisfuggirmi in eterno, dove pensi d'andare, non puoi competere conme, a ecco adesso ti prendo- infatti inciampai e caddiall'indietro e persi il ritmo, ora Paola mi sovrastava eimpugnava la sua maledetta forchetta e rideva la troia, erofinito, non potevo più sfuggirli, ero spacciato, improvvisamentevidi un ombra passarmi davanti, era la mano di Elise cheprontamente bloccò Paola dicendogli-

E no Paola, il piccolino èmio, se vuoi soddisfare le tue brame divertiti con gli altristronzetti, per ora Giorgio non si tocca, hai capito, se vuoi percena vai a prenderne uno che ci divertiamo un pochino.- Paolarispose- D'accordo, però vedi se lo prendi con la posata misembra un bocconcino prelibato- infatti dicendo questo, m'avevasollevato di bel nuovo e intravidi la sua lingua che si passavatra le labbra in fare molto volgare, penso solo per sfottermi.Dopo alcuni minuti Paola ritornò in sala, nelle mani aveva unpiccolo uomo, arrivò vicino alla tavola e lo depose accanto ame, l'altro mi guardò e mi disse- Anche tu sei finito male è?Sai io da almeno due mesi che sono loro prigioniero, efrancamente vedendo come vanno le cose non so fin quando!- io glichiesi- La fuga? L'avete mai tentata?- l'altro disgraziato miguardò e mi disse- Forse non hai ben capito dove sei capitato,sei nelle mani di due giganteschi esseri diabolici, dallesembianze femminili, non hanno morale e tanto meno cuore, questedue troie sono capaci di spiaccicarti sole se le guardi in uncerto modo invece che un altro! Oggi ho paura che debba toccare ame, penso che a te per il momento non ti faranno niente,all'infuori di qualche tortura occasionale, questo perché seiappena arrivato, a proposito....- la discussione vennebruscamente interrotta da Paola-

Ehi voi due laggiù! Chi viha dato il permesso di parlare, tu vicino al mio piatto e Giorgioaccanto all'altro, e adesso si mangia- Fummo costretti a restareli immobili vicino al piatto mentre le cameriere erano intentenel servizio, poco dopo mi ritrovai vicino ad una montagna di purèe alcune fette d'arrosto, completamente cosparso di salsa, nonsapevo minimamente cosa stesse accadendo al mio compagno disventura, in ogni caso ora Elise mi sovrastava minacciosa con leposate e sorridendo mi disse- Su approfittane mangia, ne avraibisogno, domani inizia l'allenamento e le selezioni con gli altripiccoli prigionieri eh eh eh- io in quel mentre d'istinto ledissi- No, non mi assoggetto al tuo diktat.- dopo di Elise miraggiunse con la forchetta che mi sollevò e mi gettò in mezzoal purè, dopo alcuni tentativi mi rassegnai e iniziai amangiare, dopo Elise mi sollevò con la forchetta e iniziò aleccarmi con molta cura, in quel mentre vidi l'altro piccolino aibordi a lato del piatto, da quella posizione non è che potessiudire cosa stesse dicendo a Paola, ma capii che la stavainsultando, la reazione della perfida gigantessa non si feceattendere infatti disse- Cos'hai detto vermiciattolo, e ora avraiquello che ti meriti.- il piccolo uomo s'alzo e cominciò unafuga senza speranza, Elise si era fermata per assistere meglio lospettacolo, Paola s'alzò in piedi, da li la vidi per la primavolta da una prospettiva diciamo normale, indossava una favolosamini gonna che abbinata ai collant i quali ne risaltavano lalinea ne faceva una bellissima donna con i lunghi capelli biondi,e gli occhiali le davano quel tocco in più, ora Paola avevaimpugnato un posacenere di cristallo, immaginai che potesseessere molto pesante, e adesso aveva aggirato il grande tavolo dapranzo e si trovava davanti al fuggiasco, il quale resosi contoche tutto era vanificato si lasciò cadere all'indietro sullatovaglia bianca, Paola ridendo teneva sulla sua verticale a pochicentimetri il soprammobile, e gli disse- Bene ora vediamo sescappi ancora con sopra questo, insetto che non sei altro, bye-bye.-udii le urla di imploro e poi quella di dolore, frammiste alrumorio, supposi io, delle ossa frantumate dall'enorme oggetto incristallo, come non fosse abbastanza Paola lo rigirò alcunevolte sulla tovaglia, macchiandola di rosso, rosso sangue eterminò esclamando- Wow, con il cristallo l'effetto è migliore,si vede tutto, ecco così impari eh eh eh eh...-. Elise esclamò-Sei forte Paola, questo è un nuovo metodo, e tu Giorgio haivisto cosa capita e adesso fatti leccare ancora un poco....-SLURP, SLURP, -mhmm sei gustoso, scendi e girati un poco nellasalsina.- mi ritrovai di bel nuovo nel piatto, ma ora su unafetta d'arrosto e ci restai immobile, sapevo cosa m'avevaordinato, non ebbi molto tempo di pensarci in quanto con un ditomi costrinse nella bagna e mi ci rivoltò alcune volte, dopo diche mi riprese con la forchetta e continuò a leccarmi, dopo diche fui costretto a subirmi anche il dessert. Finita la cenaPaola chiese a Elise- Io scendo un attimo di sotto ad augurare labuona notte, vuoi che te lo porto io?- Elise- Vengo anch'io disotto, voglio insultare un pochino la feccia, ma in ogni casoGiorgio questa notte dorme con me!- io notai la smorfia di Paola,evidentemente il fatto che ero, si fa per dire, i protetto diElise, le dava fastidio, una volta di sotto le due gigantessedall'alto della loro visuale si divertirono con un fare ironicoad offendere ed insultare i minuscoli malcapitati, naturalmentedai contenitori s'innalzarono cori quali- Puttane, Stronzemaledette, ecc- le due ridendo dissero loro- Siamo nervosettiquesta sera eh? Domani facciamo delle altre selezioni, abbiamo inmente qualche giochino, ci divertiremo un sacco, e domani sera diotto ne rimarranno due o tre.

E adesso silenzio vermi sidorme.- dopo di che uscimmo dal locale e Paola spense la luce. Ioero sempre nelle sgrinfie di Elise mentre dallo scantinatosalivamo al piano di sopra, Paola evidentemente non digeriva ilfatto che fossi io a passare la notte con Elise e questo vennemanifesto quando si rivolse a Elise- Vedo che il nuovo giochinoti piace, mai era capitato che te li portassi a letto!- Elise ledisse- Questa notte non voglio affaticarmi, sai è più faciledominare questo microbo che dover dominare te! Adesso vai adormire.- Paola mi guardò con un sguardo di odio e pieno dirancore e dando le spalle s'allontanò. Elise mi sollevò finoalla sua faccia e mi disse- Adesso a noi due, ho voglia difotterti, tu mi piaci e continua così e camperai a lungo, non tidimenticare che al primo sgarbo ti lascio nelle mani di Paola,hai capito la sfumatura?- io risposi- Certo, quella non mi puòvedere, senti io avrei necessità fisiologiche è da un giorno emezzo che non vado più alla toilette.- Elise- D'accordo, mentremi preparo per la notte tu fai quello che devi.- io mi resi contoche effettivamente fin quando restavo con Elise forse avevoqualche speranza di sopravvivere, ebbi anche la possibilità dilavarmi un poco, però m'accorsi che con quella statura non avevocerto la possibilità di radermi, e io odiavo la barba, oracapivo perché tutti gli altri prigionieri avevano una barbalunga.

Elise si era spogliata e oraera uscita dalla doccia e li vidi il suo bel corpo, era un belspettacolo, s'avvicinò e mi disse- Ehi tu dormi nudo hai capito,ti piaccio non è vero, la vedi, è tutta tua.- lei indossò unavestaglia da notte dopo di che mi portò a letto, si miseleggermente rialzata con la schiena che appoggiava sul cuscino epoi allargò le gambe e mi depose proprio di fronte, la fragranzache il suo corpo emanava dopo lo shampoo era estasiante, infattiil mio olfatto era diventato molto più sensibile da quando fuiridotto a quelle proporzioni. Lei sorridendo mi disse- Ti piace,lo vedi il mio ditino cosa sta facendo, lo vedi come entra, misto eccitando, inizio io e poi vai avanti tu, hai capito?- lasituazione per me era allucinante, Elise era gigantesca come purela sua voglia, non capivo come un piccolo uomo di soli 6-7 cmpotesse soddisfarla, evidentemente la sua brama di dominio, leicinica com'era, le arrecava più piacere che una bella scopata, igiochini durarono almeno un ora o forse più, ebbi la possibilitàdi vedergliela da tutte le angolazioni, ogni tanto mi pigliaipure anche qualche leccatina, fu massacrante, finalmente mi disse-Si mica male per essere la prima volta, sai è meglio che tialleni per benino sai nel campionato ci sono anche questediscipline, sai più signore e signorine che si riusciranno asoddisfare più possibilità di vincere avremo, non mi dovraideludere hai capito, se no vedi che fine farai eheheh, e ora adormire nel cassetto del comò, preferisci il cassetto dellecollant o quello degli slip?- io le risposi- Fai quello che vuoi.-Elise- Ok, slip, notte.- e il cassetto si chiuse fu buio eall'esterno si fece più quiete, dopo di che m'addormentai.All'indomani mi svegliai di soprassalto, avevo dormito pesanteper tutta la notte, come dicevo ci fu uno scossone e il cassettos'aprì, e la luce abbagliante m'accecò per un attimo, ma nontardai a capire che non era stata Elise a svegliarmi, ma bensìPaola, lo capii non fosse altro per via del suo asfissianteprofumo.

Ci fu una fragorosa risata-Ha ha ha ha, ma guarda che bello scarafaggio ho trovato nellabiancheria di Elise, su vieni dalla tua tatina, fatti prendere,eccolo qua dimmi il mio stronzetto ha dormito bene?- io vennistretto nelle sue enormi dita e portato al suo cospetto davantial suo viso, io non le risposi e prontamente lei con l'indicedell'altra mano libera inizio a bombardarmi lo stomaco, e lofaceva sorridendo e certo non con malcelata soddisfazione, iodopo alcune bordate gridai dal dolore, mi venne quasi darimettere e lei disse- Ohh il mio gladiatore è così delicato,aspetta che ti do alcuni baci sulla bua, SMACK SMACK.-. Io miguardai attorno, Elise dov'era, mi chiesi, Paola, capii e midisse- Sei patetico, lei non c'è, per tutto il giorno, tu oggisei con me eh eh, e come avrai immaginato prima di sera di terimarrà unicamente una macchiolina sul pavimento, ma primavoglio divertirmi a torturarti, oggi ti pentirai di essere nato,mhmmm, eccitante non trovi?- non avevo speranze, infatti Paolatroverà il modo d'eliminarmi prima del rientro della padrona, iole dissi- Si ci credo non ti sarà un problema spiaccicarmi sottoi tuoi piedi, ma cosa dirai a Elise?- Paola prontamente- Sai dopovarrà unicamente la mia versione dei fatti eh eh eh-.Effettivamente aveva ragione, qualsiasi balla avrebbe funzionato.

Notai pure che Paolaindossava dei, pantaloncini, magliettina attillata, cappellino daallenatore e scarpe da ginnastica, non mi era ancora chiaro cosaavesse in mente, infatti ci recammo nella palestra privata dellavilla, dove vi erano già gli altri sette miserabili sulpavimento, vi venni riposto assieme e lei con un pallone dapallacanestro ci disse- Bene ora la squadra è completa, facciamoun bel gioco, io contro tutti eh eh eh,- e mentre ci anticipavacosa aveva in mente iniziò a palleggiare pericolosamentel'enorme pallone rosso mattone, e poi aggiunse- attenzione che ilpallone è pesante e ora scappate- Paola camminando lentamente cistava bombardando non avrebbe tardato a centrare qualcuno, unamassa così avrebbe significato una morte atroce, non tardòmolto, udii un grido di disperazione, infatti un piccoloprigioniero cadde a terra, forse per una storta e si trovò sopraPaola che con un sorriso non tardò a palleggiare più volte ilpallone, la conseguenza fu che del malcapitato non restò piùmolto, infatti venne letteralmente spappolato e di lui solo unamacchia informe di sangue e alcuni resti umani, e lei sadicamentedisse- Bene, meno uno e adesso gli altri, dove scappate non misfuggite lo sapete.- Il terrificante gioco continuò finoall'eliminazione di quasi tutta la squadra, infatti eravamorimasti in tre, l'ultima vittima vistasi in trappola si riparòin mezzo ai piedi della carnefice, fu una pessima idea in quandocon leggerezza venne calciato nella zona dove il pallonecontinuava a palleggiare, mi guardai attorno eravamo rimasti indue. Paola si guardò attorno e disse- Dove sei Giorgino, lo saiche sei vistoso con quei tuoi bei capelli rossi.- io capii cheora aveva deciso di eliminarmi e per la seconda volta in duegiorni mi sentivo con le spalle al muro, mi vide, s'avvicinò esorrise dicendomi- Lo sai cosa succeda agli scarafaggi? Sischiacciano eh eh eh eh.- era finita, stava alzando le braccia,come per caricare la caduta dell'enorme pallone, solo peraccentuare l'effetto, io chiusi gli occhi e mi rassegnai, infattiero bloccato, in una frazione di secondo vidi la mia vitapassarmi davanti, questo pensiero venne interrotto da una voceche sopraggiunse dal portone della palestra, era una dellecameriere che chiamò Paola- Mi scusi signora, una delle nipotinedi Elise al telefono..- le venne allungato un telefono senzafili, Paola lo prese- Pronto?...Ah ciao Cristina, come va? Beneimmagino!...

Fantastico allora arrivate atrovarci..- Paola mi guardò e con uno sguardo malizioso continuò-dovete sapere che abbiamo un nuovo esemplare, e tutto datorturare come sapete fare solo voi, ecco brava allora dillo purea Maura...è fantastico ci divertiremo un sacco, Ciao e allora adomani, bye-. Eravamo rimasti in due e lei Inginocchiasti davantici disse- Come avete notato oggi sono stata molto selettiva eh eheh, e quindi ho finito, me per te Giorgio i problemi inizianodomani, vedrai conoscerai le nipotine di Elise, Cristina e Maura,sono due diciottenni, molto prosperose e alte più di un metro enovanta, ti piacerà dover sottostare al loro giogo, sarà undivertimento....

Continua...



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