La vicina di Casa
Part I sent by Malebug and uploaded on data 13/February/2003 22:31:08
Immagina una domenica d’estate, sei da solo in casa perché i tuoi genitori sono in vacanza e ti stai rilassando in tutta tranquillità navigando, come tuo solito, su internet sempre alla ricerca di nuovi siti che trattino argomenti sulle gigantesse.
Il tuo sogno è sempre stato di avere la possibilità di essere ridotto alle dimensioni di un insetto e finire tra i piedi di una bella ragazza ma purtroppo pare che questo tipo di cose non siano realizzabili…. Peccato, anche perché la bella ragazza ci sarebbe anche… la tua vicina di casa, una ragazza di 23 anni a cui muori dietro da qualche anno ma che, per colpa della tua “timidezza”, non ha mai capito cosa effettivamente provi per lei. La chiameremo Simona.Bene, Simona vive con i genitori nell’appartamento accanto al tuo, ha capelli biondi come l’oro ed occhi azzurri come il mare dei Caraibi, è alta 1 metro e 70 cm circa e peserà occhi e croce 55 Kg. Ti è capitato spesso di sognare e fantasticare di essere tra i suoi piedi sentendo solamente i suoi passi mentre cammina per casa con i suoi pesanti zoccoli.
Sua madre è una donna robusta ma non troppo, una bella donna, purtroppo non sei mai riuscito neanche a parlarle in quanto ti ha sempre dato l’impressione che fosse disturbata dalla tua presenza e ti ha sempre guardato con aria di insufficienza ma non capisci il perché di quel suo atteggiamento nei tuoi confronti.Suo padre è un uomo moto rozzo che non hai mai capito cosa centrasse in quella famiglia… Grasso, sporco, basso, alito pesante…. Insomma, un uomo davvero brutto!!! Ti sei sempre chiesto come Simona potesse essere sua figlia in quanto non ha niente in comune con lui….Lui sta sempre a casa ma non ti è mai capitato di vederlo fare qualcosa, pare che passi tutta la giornata davanti alla televisione bevendo birra e quando esce va al bar a bere, anche se un caffè, corretto…
Tutto ad un tratto suonano alla porta e quidi ti alzi e vai alla porta, apri ed una visione fantastica si presenta ai tuoi occhi… E’ Simona, bellissima come sempre, ti fissa con i suoi occhi blu, si tira indietro i lunghi capelli biondi prendendoli con una mano ed ha labbra perfettamente disegnate che mostrano dei denti bianchi come la neve. Indossa una meglietta bianca molto attillata che evidenzia il suo seno prosperose e pantaloncini strettissimi di jeans. Ai piedi i suoi soliti zoccoli chiusi, di colore marrone, usatissimi, che nonostante tutto, indossati da lei sono veramente sexy in quanto lasciano scoperto il tallone ben curato. Oggi li ha indossati senza calze, come sempre, quasi a provocarti.Sei in stato di totale adorazione quando senti la sua voce…
“Scusa, hai mica del sale da prestarmi, sai, mia madre si è dimenticata di comprarlo ed oggi che è domenica i negozi sono tutti chiusi”
Faticosamente ti risvegli dal tuo stato di shock e cerchi di capire cosa ti sta dicendo…
“Eih… tutto bene??? Cosa ti prende???”
A queste sue parole ti riprendi quasi del tutto e dalle tue labbra escono poche parole e sussurrate..
“Ehm… si… si sto bene… ehm… si… dovrei averne qui… da qualche parte… ah… scusa… entra pure…”
Le apri la porta in modo che possa entrare ed accompagni il suo cammino con una mano come ad invitarla ad entrare e ti scusi per il disordine.Lei avanza ed incomincia a guardarsi intorno incuriosita sbirciando di qua e di la.Mentre cerchi il sale i tuoi occhi cadono sul computer che è rimasto acceso… ma non è questo che ti preoccupa… è quello che c’è sul monitor che ti fa sussultare… Hai lasciato il browser di internet con una pagina compromettente per te… Mostra immagini di gigantesse che schiacciano piccoli uomini… oppsss…. Devi correre a chiudere tutto!!!! Se Simona si accorgesse delle tue fantasie per te sarebbe un problema!!!! Lasci il sale e ti avvii a passi veloci verso la tua stanza ma… troppo tardi… Simona ha già visto tutto e si sta sedendo davanti al computer per capire meglio di cosa si tratti… Ti fermi alla soglia della porta della tua stanza osservando la sua reazione… Nella tua testa pensi che ti sei fatto una figuraccia e che se già prima le tue possibilità di combinare qualcosa con Simona erano già poche… adesso sono svanite del tutto e che non avrai mai più la possibilità nemmeno di guardarla in faccia.Poi capita qualcosa di singolare… vedi che incomincia a navigare ed a guardare meglio le pagine che scorrono sul monitor… sembra interessata… sembra essersi dimenticata totalmente del sale… Ti avvicinio piano piano cercando di capire meglio la sua reazione e quando ti sei avvicinato abbastanza lei si volta, ti guarda e dice qualcosa…
“oppss… scusa… non volevo farmi i fatti tuoi…”
Tu rispondi con tutto imbarazzo…
“No… niente… non ti preoccupare… ehm… ti ho vista interessata nello sfogliare queste pagine…”
Lei allora…
“Ehm… non credevo che ci fossero siti che parlano di questo… Insomma… non credevo che esistessero persone a cui interessa questo argomento… E non sapevo che il mio vicino fosse uno di questi… Eheheheh”
Tu rispondi, questa volta in scioltezza…
“Beh, sono fantasie, insomma, sono sogni che purtroppo non si potranno avverare mai…”
Lei ti guarda con stupore e ti dice…
“Ah si??? Davvero credi questo???”
Tu spiazzato rispondi…
“Beh si… non si è mai sentito parlare di tecnologie capaci di restringere le dimensioni di un oggetto… altrimenti verrebbero usate per risolvere molti problemi nel mondo… almeno così credo…”
Lei continua a guardarti in modo strano e noti la sua espressione cambiare in una sorta di sogghigno sinistro…
“Beh… forse hai ragione… ma mai disperare… sai, a volte i sogni si avverano!”
Al che si alza e prende il vasetto del sale dicendoti che te lo riporterà appena avrà preso quello che gli serve.Le apri la porta e la saluti dicendole…
“Bene, ci vediamo dopo allora…”
Lei si gira e con lo stesso sorriso sinistro si volta e ti dice…
“Si, ritorno appena avrò finito”
Tu la saluti e chiudi la porta dietro di te ripensando a quello che è successo. Ti saresti aspettato una reazione totalmente diversa… e invece… Simona sembrava addirittura interessata al discorso sulle gigantesse ma il suo ghigno ti aveva lasciato strani pensieri per la testa… comunque, ritorni al tuo computer e continui a navigare aspettando il suo ritorno…
Qualche ora più tardi la tua attesa finisce proprio quando senti risuonare il campanello della tua porta e quando apri la porta riappare Simona che ti chiede se la puoi fare entrare perché ha una cosa da mostrarti. Ti mette in mano il sale ed entra in casa tua spingendo la porta. Tu la guardi stupito ed incuriosito da quello che ti mostrerà… Chiudi la porta e la segui nel soggiorno dove si era già seduta sul divano. Lei ti dice di sederti accanto a lei e tu obbedisci senza fiatare. Vedi che apre la borsa tirandone fuori una strana scatola di velluto nero. Apre la scatola ed all’interno erano custodite delle boccettine contenenti liquidi colorati. Ti guarda e dice…
“E allora? Fantastico no?”
Tu la guardi e dici…
“Beh, si, ma cosa mi rappresentano queste boccette?”
Lei Risponde…
“Come… non hai capito?”
Tu stupito…
“No… se non mi dici a cosa servono…”
Lei ti spiega la storia di quelle boccettine colorate e… Di una sua antenata… che pare fosse stata una strega, una maga, o qualcosa del genere… Lei ha trovato questa scatola in casa di sua nonna, dopo la sua morte e l’aveva custodita con cura, soprattutto dopo aver letto uno strano libricino scritto a caratteri minuscoli che era anch’esso contenuto dentro alla strana scatola che, a quanto pare, contiene poteri straordinari…Tu ci pensi su un attimo e poi ti si accende una lampadina…
“Vuoi mica dirmi che… cioè… vuoi dirmi che queste boccette possono…”
Lei ti interrompe e dice…
“Si… con una di queste boccette potresti realizzare i tuoi sogni… Almeno questo era scritto nel libricino… una di queste boccette è in grado di farti diventare minuscolo…”
Esulti cercando di trattenere il tuo entusiasmo…
“Non è possibile… se così fosse… sarebbe una scoperta fenomenale!!! Potrei davvero vivere una avventura fantastica… come ho sempre sognato… vedere il mondo dagli occhi di un insetto…”
Simona ti interrompe nuovamente dicendoti…
“Si, certo, ma c’è un problema… ed è il problema che mi ha sempre fermata dal provare gli effetti di queste pozioni…”
Sussulti e chiedi quale sia questo problema e lei ti risponde che sul libricino c’erano scritti gli effetti di ogni pozione ma che non era specificato il colore della boccetta che provocava l’effetto e che quindi, per paura, non ha mai utilizzato queste pozioni…Certo, il rischio era grande, solo una di queste boccette era in grado di rimpicciolirti, non sai per quanto tempo, non sai a che dimensioni, potevi rischiare di rimanere minuscolo per sempre o peggio ancora di essere rimpicciolito a dimensioni così insignificanti da non essere più visibile ad occhio nudo… e cosa sarebbe stato di te? Non era la tua aspirazione essere schiacciato sotto ad un granello di polvere… e poi, chissà quali effetti potevano avere le altre boccette… potevano avere effetti mostruosi… o magari era tutto un inganno… magari quelle boccette contenevano solo acqua colorata… e non ti sarebbe successo nulla… Posi lo sguardo sulla strana scatola e sulle boccette e poi alzi lo sguardo ed incroci quello di Simona e le dici…
“Se ti va… posso provarle io per te…”
Lei si alza di scatto richiudendo la scatola e dice…
“No assolutamente!!! Non voglio che fai questo… e non voglio averti sulla coscienza!!! Ti ho mostrato queste boccette solo per farti capire che queste cose esitono veramente da qualche parte… Ma non è mia intenzione fartele provare alla cieca…”
Tu sgrani gli occhi e le dici…
“Ma scusa, ti sto dando una grande opportunità… e tu puoi darne una a me… possiamo collaborare… io le provo su di me e tu ne segni gli effetti… Ti prego…”
Lei scappa verso la porta e la apre fuggendo… ma prima di uscire ti dice…
“Scusami… non avrei dovuto mostrarti tutto questo…”
… e se ne va…Tu esci dalla porta dell’ingresso chiamandola ma appena ti trovi nel corridoio vedi sua madre uscire dalla porta ed incroci il suo sguardo. Ti guarda con fare di sfida e ti dice…
“Cosa hai fatto a mia figlia??? Perché è scappata??? Non provare a toccarla e non provare nemmeno a guardarla!!! Non ha bisogno di un parassita insignificante come te!!! Spera che non succeda di nuovo una cosa del genere perché la prossima volta non avrò pietà!!! Hai capito???”
Tu la guardi terrorizzata ed annuisci stupito di quella reazione. Rientri in casa cercando di fare ordine in tutto quello che era successo in quei 10 minuti e che ti aveva sconvolto la vita… Quella notte non riesci a dormire e continui a pensare a quelle boccettine che avrebbero potuto rendere realtà il tuo sogno più profondo… Hai cercato tutto questo per tutta la vita ed adesso che hai la soluzione a 2 passi… Non puoi fare nulla per ottenerla… Ti scervelli su come avresti potuto appropriarti della scatola… ma non ti viene in mente niente di fattibile… se non…Il giorno seguente aspetti Simona fuori dalla palestra che frequentava 2 volte la settimana, posto in cui sua madre non avrebbe potuto vederti… il fatto di poter arrivare a quelle boccette ti fa prendere coraggio e tutta la timidezza nei confronti di Simona svanisce nel nulla… Volevi veramente aiutarla a capire il funzionamento di quelle boccette, volevi veramente provarci con lei… ma volevi ugualmente vivere la tua avventura… senza rischi solo per un po’ per poi ritornare normale e vivere la tua vita in tutta tranquillità… ma senza i rimorsi di aver potuto vivere il tuo sogno in prima persona e di non averlo fatto…
Finalmente Simona esce, la vedi, bella come il sole, indossa una maglietta, dei pantaloni di una tuta ed un paio di scarpe da ginnastica con calze di spugna bianche alla caviglia. Ti avvicini a lei salutandola. Lei prima ti saluta e cerca di evitarti ma tu la chiami e lei si volta dicendoti che sua madre si arrabbia se la vede con te. Tu le dici che vuoi solo fare quattro chiacchiere e che hai una cosa molto importante da dirle. Lei ti dice che se si tratta delle pozioni, il vostro discorso può anche finire li. Tu le dici che quello che devi dirle è più importante delle pozioni e che è da tempo che vuoi metterla al corrente dei tuoi sentimenti nei suoi confronti. Lei, con una smorfia di stupore ti dice che la hai incuriosita e che un caffè lo prende volentieri.
Vi recate al primo bar dietro l’angolo ed una volta seduti le spieghi la tua attrazione nei suoi confronti. Lei ti dice che si era accorta di tutto e ti confida che effettivamente anche lei provava le stesse cose nei tuoi confronti. Tutto fila liscio… la settimana dopo ti trovi ad aspettarla di nuovo fuori dalla palestra e quando esce andate verso casa vostra. Una volta arrivati al piano dove abitate lei si avvicina a te che stai aprendo la porta di casa tua ed incomincia a strusciarsi su di te. Ti sussurra all’orecchio se può entrare a farti un po’ di compagnia ma tu le dici che i tuoi genitori sono rientrati e che non è possibile… Lei allora ti dice se vuoi essere ospitato in casa sua… sua madre e suo padre sono via per il week end e rientreranno solo tra due giorni… Beh, l’occasione si è presentata senza nemmeno cercarla… potrai entrare in casa sua, passare tutta la notte ed il giorno successivo con lei ed avrai la possibilità di cercare le pozioni… Bene, ci stai ed in men che non si dica ti trovo a in casa sua. Lei si spoglia e ti dimostra che aveva voglia di fare l’amore con te, proprio con te, che pensavi che non avresti mai potuto nemmeno sognare di essere notato… Invece adesso ti ritrovi nel suo letto, a fare l’amore con lei… La cosa durò tutta la notte fino ad addormentarvi. Durante la notte ti trovi a sognare le boccette colorate e ti svegli pensando proprio a dove poteva averle nascoste… controlli che il sonno di Simona sia profondo e con passi felpati incominci a cercare… Cerchi per ore fino a quando senti Simona alzarsi… Fortunatamente eri in cucina e ti fiondi verso il frigo afferrando al volo la bottiglia dell’acqua. Lei arriva in cucina e ti chiede cosa stessi cercando… e tu le rispondi che stavi cercando un bicchiere per bere. Lei si avvicina a te e ti da un bacio, poi si dirige verso il lavabo e dal mobile tira fuori un bicchiere, te lo porge e ti da un altro bacio. Poi ti dice che stava andando in bagno e se ne va.
Tu bevi e torni in camera e subito ti cade l’occhio sul guardaroba della sua camera… proprio in cima si intravedeva una scatola, era lei, la famosa scatola nera delle pozioni… ma quello non era il momento di prelevarla… era meglio aspettare il giorno seguente… si sarebbe presentata una occasione migliore e meno rischiosa… ti rimetti nel letto ed incominci a dormire, questa volta più sollevato perché hai trovato la scatola.Il giorno seguente lei si alza presto e si dirige verso il bagno per una doccia. Tu ti svegli all’istante non appena senti i movimenti nel letto e quando senti il rumore della doccia e sei sicuro che è entrata nella doccia capisci che è il momento di agire. Cerchi sul mobile la scatola alla cieca fino a che riesci a toccare il tessuto vellutato del suo rivestimento e la prendi. Una volta nelle tue mani la apri e riguardi quelle boccette colorate e non resisti alla tentazione di provarne almeno una… cosa ti poteva succedere in fondo? Le guardi meglio e sei indeciso… sembrano tutte così invitanti… ma alla fine decidi per la boccetta di colore blu… la apri e ci ripensi ancora un attimino… stai facendo la cosa giusta? Ad untratto senti lo scroscio dell’acqua della doccia cessare ed è il segnale che devi sbrigarti, Simona sta per arrivare… Porti la bottiglietta alla tua bocca e ne bevi un sorso e poi un altro ed un altro ancora ed in tutta fretta rimetti boccetta e scatola al suo posto e ti accorgi che fatichi a rimettere la scatola sopra al mobile… la pozione sta già facendo effetto… allora, per non farti scoprire da Simona le urli che stai andando a casa e che dovrai uscire. Le dici inoltre che vi vedrete domani e corri verso l’uscita ma l’effetto della pozione è velocissimo e le vertigini ti fanno perdere l’equilibrio e prima di arrivare alla porta perdi i sensi… Simona, corsa fuori dal bagno guarda verso la porta di ingresso e non ti vede e dice…
“Beh, almeno un bacio poteva anche darmelo…”
e ritorna in bagno…
Quando riprendi i sensi aspetti ad aprire gli occhi perché hai un mal di testa che ti fa pulsare le tempie ed uno strano senso di nausea, la bocca secca ed uno strano buco nello stomaco… insomma, se qualcuno ha mai provato una anestesia totale in ospedale sa a cosa mi riferisco… Poi, piano piano, apri gli occhi e la luce ti acceca, non riesci a vedere niente, senti solo uno strano rumore continuo, come un boato continuo… poi, dopo una decina di minuti, la tua vista incomincia a normalizzarsi ed incominci a vedere delle strane ombre tutte intorno a te e non capisci cosa ti sia successo… poi ricordi… la pozione… dev’essere l’effetto della pozione… devi capire cosa ti è successo… cerchi di alzarti ma riperdi l’equilibrio… sei veramente in condizioni pessime… questa cosa è peggio della peggior sbornia che ti sia mai preso… Nel frattempo la vista migliora sempre di più tanto che riesci a distinguere il contorno di cio che ti circonda e che ti sovrasta… ma non arrivi a definire dove ti trovi… sembra un deserto di roccia… immenso… Il panico si impadronisce del tuo autocontrollo e dopo qualche minuto sei in preda al terrore…Cosa fare adesso? Sei come un naufrago in un isola sconosciuta… devi cercare di mantenere la calma e capire dove ti trovi e cosa ti è successo… dovresti esplorare il terreno… ma da dove cominciare? Ti incammini verso una direzione qualsiasi… troverai degli indizi qua e la… almeno è quello che speri… Il terreno su cui ti trovi è stranissimo… ogni tanto trovi una sorta di canyon che ti costringe a calarti giù per poi riarrampicarti e trovarti di nuovo di fronte ad una superficie piatta… si, potresti percorrere un canyon, ma questo ti porterebbe in una direzione diversa da quella che hai deciso… e quindi continui per la tua strada… E’ proprio durante l’attraversamento di uno di questi canyon che succede qualcosa di spaventoso.
Stai per scendere nel canyon quando senti il terreno tremare sotto di te, ti fermi e cerchi di mantenere l’equilibrio ed ascolti attentamente i rumori attorno a te… Un boato sta crescendo e con lui le vibrazioni del terreno, sempre di più, il panico cresce dentro di te ma cerchi di capire cosa stia succedendo, intanto le vibrazioni ti fanno sussultare sul terreno e ti fanno perdere l’equilibrio facendoti cadere verso il burrone. Con prontezza riesci a rimanere aggrappato al ciglio del burrone ma il boato e le vibrazioni, sono diventati talmente forti che vieni sbattuto come una foglia al vento fino a che non perdi la presa e scivoli nel canyon senza la possibilità di fermarti. Una volta sul fondo del canyon rimani sdraiato per non ricadere di nuovo e ti accorgi di uno strano vento che cresce a velocità impressionante… Ormai il terrore ti scuote… non ti è mai capitato di avere così tanta paura e maledici il momento in cui hai provato quella pozione. Il vento, il boato e le vibrazioni sono adesso fortissimi. Per evitare di essere spazzato via ti aggrappi ad un masso che si trova vicino a te e cerchi di resistere saldamente. Quando questi agenti atmosferici sembrano di una potenza incredibile vedi la luce scomparire dalla tua vista assieme al cielo e piombi nel buio più totale ed è proprio in questo buio innaturale che il tuo corpo viene sbalzato in aria ed in seguito un botto assordante ti risbatte a terra, vedi la luce ritornare in una frazione di secondo, come se n’era andata ed il vento, i boati e le vibrazioni rallentare fino a tornare alla normalità… cadi a terra stremato e privo di sensi…
Al tuo risveglio ti trovi disteso a terra, confuso, intontito ed a guardare in alto, chiedendoti cosa fosse stato quell’uragano terribile che ti avava colpito, cosa ti è successo dopo l’assunzione di quella pozione? In quale strano mondo ti trovi? Purtroppo le tue domande non hanno una risposta… E’ tutto così inspiegabile…Decidi di rialzarti ma ti rendi conto subito che sei tutto dolorante dall’impatto dovuto al volo che hai fatto… nonostante tutto, stranamente, non hai nulla di rotto e dopo esserti riposato un po’, ti rimetti in cammino, questa volta seguendo il canyon.
Dopo ore di cammino incappi in qualcosa di veramente strano e mostruoso allo stesso tempo… Non puoi credere ai tuoi occhi… ma davanti a te c’è un mostro che ti sbarra la strada… enorme, lungo almeno 20 metri, con antenne enormi e lunghissime, solo la sua testa è grande 5 volte te e le sue zampe pelose sono gigantesche, dalla sua bocca sporgono due chele che avrebbero potuto tranquillamente tagliarti in due con estrema facilità… fortunatamente sembra morto a giudicare dal fatto che non si muove e la sua corazza sembra secca. Poi, guardandolo meglio, il mistero delle tue sorti diventa chiaro nella tua mente e con incredulità mista a terrore riconosci che quello non è un mostro di un altro mondo, ma è una formica, minuscola, se tu fossi delle tue dimensioni, ma gigantesca alle tue attuali dimensioni. Cerchi di rapportarti per capire quali siano effettivamente le tue dimensioni e capisci che sei grande, o sarebbe meglio dire piccolo, quanto un granello di sabbia circa e quindi capisci che quello non è un canyon ma che si tratta di una delle intercapedini del pavimento su cui stavi al momento in cui hai ingerito la pozione magica… Arrivi alla conclusione che forse ne hai ingerita troppa e che l’avvenimento di prima non era un evento atmosferico ma che doveva essere qualcuno che ha camminato sul pavimento ed è passato proprio dove ti trovavi tu… forse Simona… pensi a cosa ti sarebbe potuto succedere se non ti fossi trovato nell’intercapedine… difficilmente con queste dimensioni avresti rischiato la vita ma forse avresti potuto rimanere intrappolato nella suola della sua scarpa e chissà che destino ti avrebbe aspettato al suo prossimo passo… Ti ritieni fortunato, ma adesso non è il momento di pensare a quello che ti sarebbe potuto succedere, di problemi ne hai già a sufficienza e di dimensioni mega… come farsi notare? Difficile sperare che una persona di stazza normale possa notare un granello di sabbia… Inutile urlare aiuto, le tue urla, per quanto forti, non sarebbero nemmeno lontanamente percettibili da nessuno… ma più seriamente ti chiedi se mai riuscirai a tornare alla tua altezza naturale… certo non ti va di passare il resto della tua vita come un insignificante granello di sabbia… Le speranze ti crollano addosso e ancora ti odi per questo tuo sogno che si è trasformato in realtà… Devi camminare e cercare un riparo, per quanto possa esistere un riparo per te… Cammini per ore fino a quando, cercando di orientarti, riconosci di essere proprio sotto al mobile dell’ingresso e non molto lontano da te vedi una enorme colonna che si erge in alto… dev’essere una delle 4 gambe del mobile… devi toglierti dal pavimento per non rischiare la vita… o meglio, per rischiare meno la vita… Incominci ad arrampicarti e mentre scali l’enorme piedistallo guardi in lontananza e vedi gigantesche forme ergersi da terra ma non riesci a distinguerne l’entità… l’importante è che sono fermi e questo ti fa pensare che non sono pericolose… o almeno… questo è quello che credi…Finalmente dopo una lunga e pericolosa faticaccia ti trovi in cima alla colonna e guardando in basso ti vengono le vertigini vedendo l’altezza a cui ti trovi. Saranno almeno 10 centimetri… a misura d’uomo, ma alla tua di misura? Certo una caduta da quell’altezza avrebbe segnato la tua morte… ma cerchi di non pensarci. Sopra di te svetta il mobile… impensabile cercare di raggiungere la vetta… ci avresti messo almeno una settimana… devi stare li ed aspettare il tuo destino sperando che prima o poi l’effetto della pozione finisca e tu riacquisterai le tue dimensioni originali e non penserai nemmeno più alle tue fantasie diventate ormai il tuo incubo peggiore…Ti siedi ed aspetti ma ben presto capita qualcosa…
Una raffica di vento ti colpisce spingendoti verso l’esterno del mobile, vedi la titanica porta aprirsi ed i rumori a te famigliari provenire dal suolo… Guardi più in alto cercando di definire la sagoma in movimento che compare davanti ai tuoi occhi… e distingui Simona che è rientrata a casa dopo una giornata di lavoro e dalla palestra… non te ne sei accorto ma è passata una giornata intera… Sei stato talmente impegnato che il tempo è volato…Simona chiude la porta dietro di se e la vibrazione ti fa perdere l’equilibrio facendoti scivolare dal punto in cui sei. Riesci ad aggrapparti anche questa volta e ti trovi sospeso sopra all’abisso che si trova sotto di te… cerchi di issarti di nuovo ma la tua vista viene catturata dalla vista della titanica Simona che si avvicina a grandi passi verso di te… urli chiedendo aiuto a squarcia gola ma ovviamente lei non può sentirti. La vedi piegarsi con il viso verso di te per slegarsi le scarpe da ginnastica, ti agiti sperando di essere visto ma è tutto inutile… non sei visibile nemmeno ad occhio nudo la vedi sfilarsi prima una e poi l’altra scarpa, si sfila le calze di spugna umide di sudore e le infila nelle rispettive scarpe, poi deposita le scarpe sotto di te ed a piedi nudi si sposta e si infila i suoi zoccoli, due delle forme gigantesche che hai notato prima… guardi in basso e vedi che sei sospeso proprio sopra all’imboccatura di una delle sue scarpe ed il forte odore di quelle calze sudatissime ti raggiunge… è fortissimo e ti fa lacrimare gli occhi la nausa ti sale in un attimo ed hai voglia di vomitare… e lo fai ma non ti rendi conto che la tua presa sta venendo meno e piano piano stai scivolando. Simona si infila i giganteschi zoccoli e se ne va provocando tremori incredibili che ti fanno scivolare ulteriormente fino a che le tue mani cedono e tu cadi nell’oblio…
Cadi su di una superficie morbida che ti salva la vita… una caduta da quell’altezza sul pavimento ti avrebbe ucciso all’istante… ma ben presto ti chiedi se sarebbe stato meglio morire sul pavimento piuttosto che finire dove ti trovi adesso. E’ evidente… questa superficie bianca, morbida, fatta di corde gigantesche non può essere altro che quello che pensi… L’odore fortissimo che ti circonda ovunque è una conferma ai tuoi pensieri… ti trovi proprio dentro la calza sporca di Simona… ti metti le mani in faccia cercando di filtrare alla meno peggio l’aria che respiri ma l’odore ti penetra nei polmoni riempiendoti di aria viziata… gli occhi ti lacrimano mentre cerchi una via d’uscita da questa prigione ma questo labirinto è troppo fitto e non riesci ad orientarti. Cerchi di arrampicarti sulle corde gigantesche… se vai verso l’alto non puoi certo sbagliare… prima o poi incontrerai la luce… subito un giramento di testa ti fa perdere l’equilibrio e la stessa sensazione che hai provato quando ti sei ristretto si ripresenta… vedi le corde restringersi attorno a te e diventare una fitta maglia che ti imprigiona. Stai riacquistando le tue dimensioni normali e tutto questo in gran velocità… ormai stai già assaporando la libertà e la felicità ti riempie di gioia ma purtroppo il sogno dura poco… tutto si ferma e ti rendi conto che la tua crescita si è bloccata…
Mi dispiace avvisarti che sei caduto dalla padella nella brace… Le maglie della calza sono adesso decisamente più fitte di prima ed il tuo corpo può passarci solo a fatica… hai raggiunto le dimensioni di mezzo millimetro, ancora troppo minuscolo perché qualcuno senta la tua voce e si accorga di te… sei ancora troppo piccolo per essere notato ad occhio nudo… una cosa è certa, se prima non rischiavi di essere schiacciato, adesso le cose sono cambiate… e come se non bastasse sei imprigionato all’interno della calza di Simona ed hai solo da sperare che non se le indossi o ancora peggio che le getti dentro la lavatrice… sai, non sarebbe una bella fine essere risucchiato nello scarico con tutto il resto dello sporco delle sue calze… infondo non puoi essere paragonato a qualcosa di meglio che non un pezzettino di sporco delle calze di Simona…
Fortunatamente, si fa per dire, il tuo destino non è la lavatrice… ma senti i passi assordanti di Simona avvicinarsi verso di te… adesso riesci anche a distinguere, anche se a fatica, le sue tuonanti parole… è al telefono con la sua migliore amica Manuela e la senti dire…
“ SI MANU, VA BENE, CI STO’, DAMMI SOLO IL TEMPO DI METTERMI QUALCOSA E TI RAGGIUNGO… MA NON STO FINO A TARDI OK?”
Il terrore, a cui ormai sei abituato ma che stranamente ti fa sempre lo stesso effetto, ti assale e capisci che quello dove sei non è più un posto tanto sicuro… devi uscire al più presto di qui se hai cara la vita… ma non fai in tempo a mettere in pratica il tuo piano che un terremoto ti scuote violentemente ed una forte accelerazione ti fa girare la testa… Simona deve aver preso le sue scarpe da ginnastica e tutto ti fa supporre che presto per te la situazione si farà molto pericolosa… Un tonfo ti fa sussultare e poi un’altra accelerazione verso l’alto ti scuote… rimani in bilico aggrappato ad una delle corde e getti lo sguardo in basso e vedi srotolarsi l’immensa calza sotto di te, poi alzi lo sguardo in alto e vedi il viso di Simona affacciarsi all’imboccatura della calza… ti rendi conto di essere aggrappato proprio sull’elastico della calza, poi il suo viso scompare dietro ad una sagoma gigantesca, che ti passa vicinissima e riconosci le 5 immense dita del suo piede che si stanno flettendo pronte ad infilarsi nella calza… urli di paura rendendoti conto della dismisura che c’è tra te ed il solo mignolo del suo piede… se ti schiacciasse non si sarebbe nemmeno accorta di nulla e di te non sarebbe rimasto altro che una invisibile macchietta rossa sotto al suo piede… Sei un parassita insignificante… meno di nulla… ma non è il momento di rimanere in contemplazione… devi essere svelto e trovare una soluzione che ti salvi la vita…
Guardi in basso e decidi che l’unico modo per sopravvivere e tuffarti verso il basso sperando di avere la fortuna di trovare una posizione che ti metta in salvo dal suo immenso piede quando sarà completamente calzato imprigionandoti qui dentro…
Ti tuffi sbattendo a destra ed a sinistra sul morbido cotone della calza scivolando giù dentro quel tubo immenso… sbatti in fondo e vedi che la superficie su cui sei caduto è più scura del resto della calza, è fradicia di sudore e l’odore è fortissimo… riesci a malapena a spostarti e ti accorgi di essere caduto nella sezione della calza dove fino a poco fa era posizionato il suo tallone… posizione scomoda per sperare di sopravvivere… immagina la tua fine se rimanessi bloccato sotto al suo tallone… appena il suo piede si poggia a terra tutto il suo peso si scaricherebbe su di te riducendoti all’istante in una poltiglia rossa irriconoscibile… e non potresti nemmeno pretendere che lei si accorga di quella minuscola macchiettina rossa proprio al centro del suo tallone… Pensi che la sezione delle dita, nonostante sia più sudata e l’odore decisamente peggiore, possa darti qualche possibilità in più di sopravvivenza… Intanto che tu pensi il suo piede è ormai infilato nel collo della calza e vedi le dita avvicinarsi a gran velocità verso di te… senza pensarci due volte ti tuffi verso la punta e piombi con un tonfo proprio al centro della sezione delle dita… anch’essa marrone di sporco ma questa volta talmente fradicia di sudore viscido che cadendo il tuo corpo si bagna letteralmente, come se ti fossi tuffato in una piscina di sudore di piedi…
Continua...
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