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Samantha

Part III sent by Jryan^ and uploaded on data 15/February/2003 21:15:32


Saike  aveva probabilmente intuito che fosse successo qualcosa, ma nonostante i suoi dubbi pensò:<< Speriamo che non sia successo niente a Riccardo…ad ogni modo io tra due ore stacco e me ne vado a fare una bella dormita a casa!>>Così , con tranquillità, riprese a pulire il mio disordinato appartamento.Io restai nella mia stanza , seduto sulla morbida moquette chiara con le spalle appoggiate al gambo del comodino, poco lontano dal letto. Vedevo in alto , sulla scrivania i pezzi del rimpicciolitore e mi chiedevo con ansia se sarebbe potuto essere aggiustato. I boati dei passi della bella donna di servizio rimbombavano per tutta casa, a volte vicinissimi , a volte distanti; erano comunque costanti ed ininterrotti , tanto che dopo qualche decina di minuti già non li sopportavo più.

La situazione iniziava a spaventarmi, ero piccolissimo, nudo e abbandonato a me stesso senza alcuna certezza di sopravvivenza. C’era mancato poco che Saike mi schiacciasse e non sapevo se Samantha mi avrebbe di nuovo cercato, e anche se lo avesse fatto , probabilmente io non sarei riuscito a sollevare la cornetta… che dico, non sarei riuscito nemmeno a salire sul mobile nell’ingresso.Si delinearono nella mia mente immagini apocalittiche. Mi vedevo già affamato e scarno dopo giorni passati da solo sul pavimento della casa. Mi sentivo rabbrividire al pensiero che qualcuno come Saike o magari come le mie amiche dell’università, che abitavano nel palazzo di fronte al mio, camminando per casa , mi avrebbero reso vittima dei loro passi. E una profonda paura mi si diffondeva nel cuore se pensavo alle conseguenze della mia scomparsa per la mia famiglia , avrebbero sofferto e tutto per una mia ingiustificabile distrazione.Decisi allora , di rischiare il tutto e per tutto e di fare in modo che Saike mi vedesse.

Uscii dalla mia camera con passo spedito ma vi ritornai subito di corsa vedendo l’immenso piede scalzo della ragazza posarsi davanti a me. Un attimo dopo si era allontanata e io , ripreso il poco coraggio che avevo, riuscii dalla mia stanza. Questa volta vidi Saike lontana, all’orizzonte , al di là della porta del bagno , intenta a pulire per terra. Corsi per il corridoio dove la bella orientale aveva ammucchiato i miei vestiti per poi metterli a lavare e raggiunsi la cucina. Il pavimento era lucidissimo e ovunque si sentiva un dolce profumo di limone. Come speravo le ciabatte infradito della ragazza erano ancora lì. Io le raggiunsi e salii su una di esse: l’odore era celestiale e la suola ancora tiepida. Mi ci sdraiai addirittura con gusto ma poi mi misi a sedere e ascoltai con attenzione i passi della ragazza per essere pronto a reagire. Per rinfilarsi gli infradito sicuramente avrebbe abbassato lo sguardo e guardato proprio nella mia direzione. Mi avrebbe visto sicuramente, il mio piano sembrava ottimo.

Mentre aspettavo l’arrivo della bella e indaffarata Saike, mi resi conto di quanto fossero grandi le sue ciabatte. Mi sembrava di stare su una barca più lunga di trenta mentri… l’ideale per una vacanza di tutto rispetto per le azzurre acque della sardegna.

Sorrisi per i miei strani pensieri e poi vidi apparire Saike dalla porta ; aveva la borsa in spalla e probabilmente stava per andare via, si diresse verso di me guardando l’orologio e mi si fermò sopra. Avevo il cuore in gola e tremai quando vidi il suo piede alzarsi davanti a me e avvicinarsi alla ciabatta, alzai lo sguardo per vedere se lei mi stesse vedendo ma vidi il suo sguardo posato altrove, verso la finestra. Iniziai a urlare terrorizzato:<< Oddio! Guarda in basso!>> La ragazza invece tentando di infilare la calzatura la scosse facendomi rotolare sul pavimento , tentò più volte di metterla e alla fine si decise ad abbassare lo sguardo, io saltai di nuovo sulla ciabatta proprio nel momento in cui Saike la stava per infilare bene, fui investito dal suo alluce in pieno  e volai qualche metro più indietro con il naso sanguinante. Quando atterrai con violenza sul pavimento , però, con grande sollievo sentii la voce di Saike esclamare :<< Oh! Incredibile! R.!! allora sei davvero diventato piccolissimo!>>come se si sentisse in colpa per avermi colpito si sfilò di nuovo la ciabatta e posò i suoi enromi piedoni odorosi uno alla mia destra e uno alla mia sinistra, si chinò su di me e guardandomi tra lo stupore e la preoccupazione disse:<<scusami! Ti ho fatto male?>> Io mi alzai in piedi e tenendomi il naso le feci cenno di non preoccuparsi, ero abbastanza robusto e abbastanza felice perché mi aveva visto da poter dimenticare quella tremenda botta.<< Sto bene! Meno male che mi hai visto , non so che fine avrei fatto senza di te!>><<Mio Dio! Sei  piccolo come una formica …forse un po’ di più! Penso che ti faccia una gran paura io…così grande!>> scossi il capo:<< Devi aiutarmi! Devi riportarmi a casa di Samantha de Grenet , lei saprà farmi tornare normale!>><< Samantha De Grenet? Quella della televisione?come fai a conoscerla?!>><< è una lunga storia e mi sentirei più a mio agio a raccontartela nelle mie dimensioni normali! Mi sento un verme al tuo cospetto e soprattutto con i tuoi occhi fissi su di me che sono nudo e in condizioni di sottomissione!>><< Oh! Perché? Non sei sottomesso da nessuno! Sei ,anzi, molto carino!>>così dicendo si alzò e mi avvicinò il piede sinistro come se mi volesse paragonare a una parte del suo corpo e capire quanto fossi , effettivamente , piccolo.

L’odore della sua estremità mi avvolse e lei sorrise dicendo:<< potevo spiaccicarti per terra come un chicco d’uva!>> io sbuffai indietreggiando e le dissi :<< ecco cosa intendevo per sottomesso!>>Lei sorrise e divaricò le dita per poi prendermi tra l’alluce e l’altro dito mi strinse in una tremenda morsa caldissima e umida, sollevò un po’ il piede e sghignazzò divertita:<< No… questo è quello che io intendo per sottomesso!>> rise e mi continuò a tenere tra le dita del suo piede. Sentivo il morbido polpastrello dell’alluce aderire completamente al mio corpo dalle caviglie al petto e l’altro dito mi stringeva un po’ più su, costringendomi a tenere il collo in una posizione innaturale.<< Saike …. Per favore , mi fai male!!>> la ragazza allargò la morsa odorosa e mi lasciò cadere sul pavimento. Mi toccai il collo dolorante e mi alzai mentre la ragazza indossava le ciabatte infradito.<< Beh, allora andiamo!>> disse con voce calma Saike. Io la guardai perplesso e le chiesi , data l’ora:<< Dove? Samantha non è a casa adesso!>><< E infatti mica andiamo da lei, ti porto a casa con me. Non ho intenzione di lasciarti qui da solo potresti fare una brutta fine. Ti do qualcosa da mangiare e poi nel pomeriggio ti porto da Samantha.>> io pensai che forse quella era la soluzione migliore. Annuii e Saike mi prese nel pugno chiuso dicendo:<< se stringo troppo dimmelo!>> io non reagii.Scese le scale e salì nella sua piccola auto, una smart abbastanza malconcia e l’abitacolo particolarmente disordinato. Mi mise sul sedile accanto al suo e partì.Guidava con i piedi scalzi e l’aria condizionata diffondeva l’odore delle sue estremità ovunque. Lei canticchiava insieme alla radio e raramente mi lanciava un occhiata tra il tenero e l’eccitato. Probabilmente il mio pene non era molto “rilassato” anche se inconsciamente l’avere una figa come Saike davanti a me , gigantesca e bellissima , aveva qualche effetto indesiderato. Mi guardai li e notai che avevo un erezione. Se poi guardavo i piedi di Saike calpestare i pedali con quel piede elegante ; l’arco molto volitivo le dita lunghe e divaricate per la pressione , il tallone tondo e morbido e il dorso muscoloso e liscio, la mia erezione aumentava senza riposo. Non riuscivo a controllarmi e in un attimo mi ritrovai con un cazzone che faceva invidia a un pornodivo. Saike mi guardò e sorrise dicendo:<< Oh! Datti una calmata piccolino!>> Io mi coprii vergognadomi , era veramente ridicolo che in una situazione di pericolo io non pensassi ad altro.<< scusami !>> dissi.

Saike mi rispose guardando la strada davanti a lei:<< e di che! Mi sa che ti farò un bel servizietto a casa!>> la frase contribuì ad aumentare la mia eccitazione. Feci comunque finta di niente e cercai di cambiare argomento:<< Chi c’è a casa tua oltre me e te?>> Saike abbassò la radio:<< Ci siamo io e la mia coinquilina…Sara…la consoci no?!>><< Ah, quella ragazza mora con gli occhi azzurri , molto carina, che quando non avevi la macchina ti passava a prendere da me?>><< Esatto proprio lei! Ora è sotto esame quindi non credo ci disturberà..>>Arrivammo a casa di Saike.Era un appartamento ben arredato in una pulita strada dell’Eur. Dalla finestra del salotto c’era un bel panorama. Saike appena entrata si sfilò le ciabatte e posò la borsa all’ingresso tenendomi stretto tra l’indice e il pollice , poi camminò fino al salotto dicendo a voce alta :<< Sara! sono tornata!>> una voce molto aggraziata rispose da lontano:<< Ti ho lasciato un po’ di pizza nel forno!>> Saike si diresse in cucina :<< Vieni un attimo in cucina ti devo presentare una persona!>>Sara alquanto scocciata si alzò dal divano dove era intenta a leggere un grosso libro di diritto e ci raggiunse in cucina ; era bella , con indosso una leggera vestaglia bianca i piedi scalzi si presentavano con una bella forma e il suo seno era rotondo e sodo.

Saike mi posò sul tavolo della cucina e disse :<< guarda qua chi ti ho portato!>>Sara mi vide  e incredula esclamò:<< è R. ! mio Dio! Sei piccolissimo! Ma come hai fatto?!>> e si avvicinò al tavolo appoggiandocisi con i gomiti e mostrandomi il suo bel seno penzolare davanti a me.<< Ho usato un rimpicciolitore e poi mi si è rotto!>> risposi cercando di nascondere il mio pene eretto.<< Il rimpicciolitore sarebbe quel coso che pubblicizzano ultimamente?>> io annuii , Sara mi guardò con più attenzione e poi rise :<< Ah AH! Ma ce l’hai duro?!!>>Saike si sedette al tavolo posando un piatto con la pizza vicino a me e accavallo le gambe per poi dire:<< Si , è da quando l’ho trovato che girava per il pavimento di casa sua come uno scarafaggio che è eccitato!>>Sara mi avvicinò il viso enorme e mi avvolse tutto con i suoi occhi azzurri e l’espressione vogliosa:<< si vede che gli piace la situazione! Vero porcellino?>>Io ero imbarazzatissimo e non risposi. Sara allora si alzò e si sfilò la vestaglia rimanendo nuda , si avvicinò al tavolo appoggiandoci la figa e disse :<< Adesso? Ti piaccio?>> Saike rise divertita nel vedere la mia reazione e continuò a masticare la pizza.

<< Se vuoi divertirti fallo subito che dopo lo devo riportare da Samantha De Grenet! Pare ci sia stato insieme ieri!>>Sara sgranò gli occhi sorpresa e poi continuò prendendomi per un braccio e tenendomi davanti ai profumati peli della sua figa :<<ci sappiamo fare con le donne eh?! Vediamo se riesci a conquistare anche me…schiavetto!>>mi iniziò a strusciare sui suoi peli spingendomici con i polpastrelli della mano, intanto sospirava , io ero eccitatissimo. Saike ci guardava con un certo interesse e quando Sara mi iniziò a strusciare sulle sue grandi labbra umide  per l’eccitazione Saike si sollevò la maglietta rimanendo con i bei seni nudi e iniziandoseli a massaggiare. Sara si muoveva con un movimento sinuoso e lento godendosi la sensazione di sentire un piccolo corpicino umano inghiottito nella sua vagina.Io ero completamente passivo, poi Saike mi prese dalla mano di Sara che continuò a toccarsi da sola. Mi avvicinò alla bocca e mi sferrò una poderosa leccata su tutto il corpo, poi mi strinse tra i suoi seni e iniziò a massaggiarseli stringendomici in mezzo.

<< Mh! Credo proprio che ….>> disse Saike  frastornata:<< credo che ti mangerò…>> mi prese per le gambe e mi calò lentamente nella sua enorme bocca dove ancora c’erano i residui della pizza; mi lasciò sulla lingua mentre io urlavo terrorizzato e poi chiuse la bocca. Tutto divenne oscuro, non riuscii a vedere niente e annegando nella saliva fui prima schiacciato sul palato e poi sballottato qua e la dai movimenti continui della lingua calda e bagnata.Pensavo di morire quando d’un tratto Saike mi sputò nel piatto vuoto.Mi guardò con gli occhi estasiati nel vedere che io fossi ancora eccitato e poi si alzò, mi prese e disse a Sara:<< aandiamo di là.>><< Voglio succhiarmelo un po’ anche io! >> replicò l’amica e Saike mi diede a Sara che come se fossi una tic tac mi si infilò in bocca ed iniziò ad assaporarmi con sensualità, sfregando la sua lingua su tutto il mio corpo. Mentre le due raggiungevano la camera da letto Saike esclamò tra il divertito e il preoccupato:<< Attenta a non ingoiarlo se no domani lo dobbiamo ripescare nel water…ti immagini che incubo?!>> Sara mi tirò subito fuori dalla bocca spaventata e mi tenne nella mano guardandomi e dicendo:<< sarebbe stranissimo pensare di avere un ragazzo nello stomaco…sarebbe il ragazzo che è entrato di più dentro di me in assoluto!>> Saike rise.

Le due si misero nude su un grande letto matrimoniale e mi depositarono tra loro.Torreggiavano su di me come immense dee e io iniziai a toccarmi per aumentare la situazione di godimento. In quel momento però mi ritrovai sotto il piede nudo di Saike che disse:<< No! Non ci provare voglio continuare a vedertelo duro!>> Sara prese un lungo stivale nero, di pelle con il tacco altissimo e mi prese dicendo:<<Adesso sentirai come profuma lo stivale di Saike..!>> rise e mi ci gettò dentro rotolai fino alla punta dove un odore terribile mi attanagliò le narici.

Saike mi guardava dall’alto dicendo:<< Lecca Lecca! >> non a me , ma a Sara e sentivo la sua lingua passare sullo stivale. Poi tremai nel vedere Saike indossare lo stivale il suo piede scese veloce e mi schiacciò sotto le dita dicendo:<< Adesso sono pronta per portarti da Samantha!>> le due si divertivano erano eccitate di potermi sottomettermi ma io persi i sensi per il dolore.Quando mi svegliai ero in due enormi e soffici mani profumate. Misi a fuoco il gigantesco volto che mi sovrastava ; era Samantha.

<< meno male stai bene! Quella tua amica ti aveva veramente conciato per le feste piccolino!>>Perplesso chiesi:<< Dove sono?>> e Samantha rispose con voce dolce, accarezzandomi il petto con l’indice:<< Sei a casa mia! Ti ci ha portato un ora fa la tua domestica.>>io sorrisi alla bella Samantha e lei ricambiò il sorriso.<< Sei stato molto imprudente a portarti via il rimpicciolitore… ora per averne uno nuovo dovrai aspettare un po’… nel frattempo sarai il mio animaletto domestico preferito!>> L’espressione usata da Samantha mi fece sorridere e mi piacque molto, purtroppo però non avevo idea di quello che le passava per la testa…

Continua...

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